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Il grande bluff delle cartelle: una su due non viene pagata

Il direttore delle Entrate lancia l'allarme alla Camera

Il grande bluff delle cartelle: una su due non viene pagata

Roma. La pace fiscale prevista dal contratto di governo Lega-M5s si dovrà scontrare con la dura realtà dei numeri. Anche se il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla Camera si è dichiarato disponibile a collaborare con l'esecutivo («Siamo pronti ad attuare tutte le norme»), ha presentato statistiche che confliggono con le previsioni del Carroccio

Il «magazzino», cioè i carichi residui da riscuotere affidati prima a Equitalia poi all'Agenzia delle Entrate-Riscossione, dal 2000 al 2017 è di 871 miliardi ma di questi 360,5 miliardi (oltre il 41%) è riferito a «importi difficilmente recuperabili» perché dovuti «da soggetti falliti, da persone decedute e imprese cessate o ancora da soggetti nullatenenti». Per altri 47,8 miliardi la riscossione è sospesa per l'adesione alla rottamazione o per «provvedimenti di autotutela emessi dagli enti creditori o sentenze». Ancora, 13,7 miliardi sono oggetto di rateizzazione in corso. Dei 448,9 miliardi per l'81% (364,7 miliardi) è stata tentata invano in questi anni la riscossione, mentre gli 84,2 miliardi rimanenti sono aggredibili solo in parte perché le azioni di recupero «sono inibite o limitate» in ragione «delle norme a favore dei contribuenti» come la soglia minima per l'iscrizione ipotecaria o i limiti ai pignoramenti. Dunque non pare esserci altra strada per la pace fiscale che quella di estenderla anche ai contenziosi tributari in essere se l'obiettivo minimo è di recuperare 60 miliardi in due anni per finanziare la dual tax.

Più incoraggianti, invece, i dati sulle rottamazioni di matrice renziana. La definizione agevolata delle cartelle esattoriali potrebbe portare nelle casse dello Stato fino a 8,2 miliardi, un miliardo in più del previsto. Per la rottamazione-bis, invece, sono arrivate all'Agenzia delle Entrate circa 950mila istanze da parte di circa 840mila contribuenti per oltre 4 milioni di cartelle del valore complessivo di circa 14 miliardi di euro per un importo da pagare, al netto della quota «scontata» di circa 9 miliardi. C'è, comunque, un problema: non ha effettuato nessun pagamento quasi la metà dei contribuenti, con importi da pagare oltre 100mila euro che hanno aderito alla rottamazione.

Nel dettaglio, tali contribuenti hanno aderito con un pagamento nel 56% dei casi.

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