Cronache

La grande moda in lutto: addio alla regina dello stile

Si è spenta nella notte Laura Biagiotti. Il ricordo di Armani: «Ha dato forza al made in Italy»

La grande moda in lutto: addio alla regina dello stile

Roma «Non sia turbato il vostro cuore». La figlia Lavinia ha voluto salutare così, citando un passo del Vangelo secondo Giovanni su Facebook, la madre Laura Biagiotti che ha cessato di vivere una decina di minuti prima delle 3 del mattino di venerdì. «Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto, quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io» ha scritto sui social.

Se ne va così a 73 anni un'altra icona globale della moda italiana. Dopo la scomparsa due anni fa di Krizia era rimasta solo lei, la Biagiotti, unica donna italiana, grande creatrice di moda apprezzata in tutto il mondo e prima a sfilare in Cina.

La cerimonia funebre si terrà oggi alle 11 a Santa Maria degli Angeli nella sua amatissima Roma. Città alla quale aveva dedicato anche un profumo contenuto nel flacone che ricorda le colonne romane, diventato un classico. La grande bellezza di Roma la Biagiotti l'aveva celebrata anche firmando i costumi del film di Paolo Sorrentino.

Dopo la morte il corpo dall'ospedale Sant'Andrea è stato riportato a casa nel castello che la stilista aveva fatto restaurare sulla via Palombarese dove familiari e amici l'hanno potuta salutare. Da tempo il suo cuore era diventato fragile e mercoledì sera si era fermato. Un grave attacco cardiaco al quale era conseguita un'anossia, una mancanza di ossigeno che aveva provocato danni irreversibili al cervello, come poi avevano spiegato i medici del Sant'Andrea che l'avevano ricoverata in rianimazione. Purtroppo la Biagiotti non ha mai ripreso conoscenza e dunque alle 2,47 del mattino è stata dichiarata la morte cerebrale.

Tra i primi a ricordarla Giorgio Armani. «Laura era una donna generosa e colta che ha contribuito a dar forza alle radici della moda italiana -ha ricordato lo stilista- Ha partecipato a questa grande avventura fin dall'inizio, con quel tatto e quella grazia che facevano parte di lei». Parole di apprezzamento per il so impegno sul fronte dell'arte dal ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini. «Un talento straordinario, una protagonista indiscussa delle passerelle -sottolinea Franceschini- ma soprattutto una sostenitrice generosa, impegnata in prima persona per la salvaguardia del patrimonio culturale italiano». E ancora i ringraziamenti dell'ex premier Matteo Renzi e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi: «una perdita grande». Riconoscimento all'impegno per Roma dal sindaco Virginia Raggi. «Con il suo straordinario talento creativo ha tenuto alto il nome della nostra città in tutto il mondo, afferma la Raggi.

Sarà ora la figlia Lavinia a farsi interamente carico dell'azienda familiare Biagiotti Group, della quale comunque era vicepresidente con oltre il 32 per cento già dal 2005. La figlia eredita un patrimonio che comprende il Castello Marco Simone di Guidonia, valutato 10 milioni di euro, sede di uno dei più grandi campi da golf europei. Poi la Fondazione Biagiotti Cigna, che gestisce la bellissima collezione d'arte futurista di Giacomo Balla.

Il fatturato 2015 di Biagiotti Group è di 4,9 milioni di euro, ma il giro d'affari complessivo è stimato intorno ai 90 milioni di euro.

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