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Grandi manovre al centro: gli ex Dc tornano alla riscossa

Alfano scioglie Ncd e fonda Ap: noi il popolarismo

Grandi manovre al centro: gli ex Dc tornano alla riscossa

Roma - Sì, sono proprio loro, sono tornati, sono i democristiani. Pensi che siano sfioriti, dimenticati, trapassati, invece rieccoli in pista, come il Fanfani turacciolo inaffondabile di cui scriveva Montanelli. Tramonta il maggioritario, rispunta il proporzionale, ricambia il piccolo mondo antico della politica italiana, ma nel senso gattopardesco, in realtà non cambia nulla. Ecco così Angelino Alfano che annuncia lo scioglimento della sua creatura, l'Ncd. «D'ora in avanti ci chiameremo Ap, Alternativa popolare». E metteteci pure Marco Follini, che rientrerà in presto in campo perché, spiega, «spira un vento dc».

Né a destra né a sinistra, un po' di qua e un po' di la, basta che sia garantita la stabilità e la governabilità, e soprattutto l'utilità marginale delle posizioni intermedie, di collegamento. E la prima mossa del ministro degli Esteri è quella di cancellare ogni residuo riferimento al centrodestra, a partire dal nome. Giorgia Meloni ironizza: «Il nuovo partito? Alternativa (alla volontà) popolare». L'ex iena Emilio Lucci organizza un pianto d'addio all'Ncd con tanto di prefiche e carro funebre davanti alla sede del congresso. Alfano non si scompone. «Noi - dice - siamo qui per voltare pagina. Siamo chiamati a organizzare un movimento politico e chiamati a ripartire pur non essendoci mai fermati» Lo slogan può sembrare banale, «il coraggio di costruire. Insieme». In realtà sottintende un'operazione almeno sulla carta ambiziosa, che non si limita a riposizionare uno dei tanti cespugli del parco parlamentare del Belpaese.

Attenzione, spiega Alfano, «noi non viriamo a sinistra e siamo alternativi a chi dice solo vaffa o vuole lasciare l'Europa», Però, aggiunge, «oggi è tecnicamente impossibile la missione di innovare il centrodestra, anche perché un pezzo di fondamentale, Forza Italia, ha deciso di allearsi con i lepenisti provocando un travaso di voti da Fi alla Lega Nord e ad altri a destra. La nostra scelta è invece quella del popolarismo europeo, il nostro avversario è l'area anti-europea». Quanto alle alleanze, «vogliamo essere indipendenti, siano gli altri a cercarci».

Dunque, grandi manovre al centro, peraltro già parecchio affollato. Ma si sa, i democristiani sono come le palline di mercurio, litigano e si dividono e poi finiscono sempre per riunirsi. Ed è questa l'aria che deve aver fiutato Follini, la voglia di Balena Bianca. «Il tema all'ordine del giorno - racconta al Corriere - è la coesione e, poiché l'unico progetto di unificazione del Paese è quello interpretato dai democristiani, forse abbiamo ancora qualcosa di dire.

Esiste un Italia lontana da Grillo e il culto della leadership è finito».

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