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Grillo ci ripensa. Parlamentarie per le prossime elezioni politiche

Il leader del M5S voleva un filtro alle candidature, ma fa marcia indietro: potere al web

Grillo ci ripensa. Parlamentarie per le prossime elezioni politiche

Parlamentarie sì, parlamentarie no? Parlamentarie sì. Alla fine Beppe Grillo si è convinto e ha deciso che la selezione per i candidati delle prossime politiche avverrà nello stesso modo in cui avvenne nel 2013.

In un nuovo post del suo blog, il comico genovese e leader del Movimento 5 Stelle torna dunque sui propri passi, rispetto all'autocritica di qualche giorno fa, in cui aveva ammesso che serve una scrematura a monte, una sorta di filtro per assicurarsi del profilo civico dei candidati e per essere certi che in Parlamento non arrivino degli sprovveduti, che potrebbero danneggiare l'immagine dei pentastellati.

Prima di questo dietrofront, però, il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, si era detto favorevole a un controllo dei candidati: "Bisogna conoscere chi andiamo a votare. Altrimenti finisce, come è capitato, che ci ritroviamo in lista persone che non abbiamo mai visto nè conosciuto, solo grazie ai voti online. Prima serve un feedback dal territorio. Dopo si può fare un passaggio online".

"Si dice che si vuole presentare una squadra - spiega Pizzarotti -. Bene, è la direzione giusta ed è una cosa ben diversa che mettere dei nomi in votazione sul sito". Una dichiarazione che, dopo appena un giorno, risulta già in contrasto con le parole del leader.

Grillo spera che le elezioni politiche arrivino quanto prima per la salvezza dell'Italia e al centro del suo progetto rimangono i "cittadini incensurati scelti da cittadini attraverso la Rete, cittadini con non più di un mandato elettorale".

Per tutti i dettagli, rimanda al regolamento pubblicato nel dicembre 2012 contenente "le istruzioni per l'uso del metodo di selezione delle candidature scelto dal M5S".

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