Politica

Grillo e la buffonata dell'intervista a pagamento

Niente intervista a Radio Capital e Servizio pubblico, che pure avevano versato i soldi richiesti da Grillo

Grillo e la buffonata dell'intervista a pagamento

Subito dopo l'alluvione di Genova Beppe Grillo si era precipitato in strada per "confortare" i propri concittadini e sparare contro quelli che, a suo dire, erano i responsabili del caos. Pressato dai giornalisti, che volevano strappargli qualche dichiarazione, aveva estratto dal cilindro il coniglio dell'intervista a pagamento: voi mi fate un bonifico di duemila euro e io vi rispondo (guarda il video). Chiarendo che i soldi sarebbero andati come aiuto ai genovesi. C'era chi aveva sorriso (la solita grillata), altri avevano storto la bocca. Ma qualcuno l'ha preso sul serio. Decisamente sul serio. Ha tirato fuori i soldi, glieli ha mandati con regolare bonifico e... niente intervista. Grillo si è rimangiato la parola. Ha fatto sapere che l'iniziativa è stata sospesa e che i soldi sono stati restituiti (almeno questo).
Radio Capital, attraverso una raccolta fondi tra i propri ascoltatori, in poco tempo ha raccolto il gruzzoletto e lo ha girato al leader del Movimento 5 stelle (vedi bonifico). Grillo, però, ha snobbato la trasmissione condotta da Luca Bottura sulla radio milanese. Il conduttore gli avrebbe girato le domande fatte dai chi aveva donato una somma (piccola o grande), permettendo alla radio di centrare l'obiettivo e strappare l'intervista al comico-politico. Ma l'intervista, come dicevamo, non c'è stata. Ecco il testo della mail che lo staff di Grillo ha inviato a Bottura per spiegargli che era tutto saltato: "Ringrazio per la donazione relativa all'intervista. L'iniziativa è temporaneamente sospesa e l'importo è stato rimborsato presso il conto da cui è partito il bonifico". Firmato: Beppe Grillo.
La stessa porta in faccia la segnala Servizio Pubblico, che sul proprio sito rende noto il gran rifiuto ricevuto da Grillo (il testo della mail è lo stesso).
Vaglielo a spiegare ai radio ascoltatori che avevano tirato fuori i soldi. Molti di loro si sono scatenati, sui social network, prendendo di mira Grillo. Al momento non si conosce il motivo per cui Grillo ha scelto di fare marcia indietro.
Da sempre Grillo accusa la stampa di essere di parte (o di regime), asservita ai voleri dei potenti di turno e assolutamente non libera. E accusa giornali, radio e tv di fare disinformazione, salvo rarissime eccezioni. L'ultima sfida (pagatemi e mi faccio intervistare) sembrava andare proprio nel senso della provocazione, l'ennesima, contro i media. Unita all'idea di raccogliere qualche soldo per gli alluvionati. Ma non si capisce perché abbia cambiato idea. Nuova strategia comunicativa o semplice mancanza di voglia (tempo)? Oppure, molto più semplicemente, pensava che nessuno gli avrebbe scucito tutti quei soldi per intervistarlo?

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