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Grillo, marcia francescana per regalare soldi a tutti

Il leader M5s organizza un'altra Perugia-Assisi: "Reddito di cittadinanza, bastano 17 miliardi"

Grillo, marcia francescana per regalare soldi a tutti

Roma - Fraticelli a Cinque Stelle. Beppe Grillo strizza l'occhio a San Francesco e alla «storica» Marcia della Pace Perugia-Assisi, dedicando lo stesso percorso a uno dei temi-bandiera del Movimento, il reddito di cittadinanza. Il 20 maggio i pentastellati sono convocati dal grande capo alla basilica di San Pietro, a Perugia, per camminare tutti insieme per 19 chilometri, fino alla basilica di Santa Maria degli Angeli, la chiesa che ospita la Porziuncola, ad Assisi.

È la seconda volta che l'ex comico organizza l'evento, che appunto ricalca il più celebre appuntamento pacifista (che di norma cade però in autunno), con lo scopo di rimettere al centro del dibattito politico il «salario minimo garantito», che pure il M5S è riuscito a testare solo a Livorno e solo come misura spot, tagliando peraltro per finanziarlo spese già destinate al sociale. Obiettivo della marcia e di Grillo, però, è spingere il varo di una legge nazionale sul reddito di cittadinanza, mirato nelle intenzioni grilline a venire incontro ai pensionati con redditi più bassi e ai giovani disoccupati che, in mancanza di entrate, sono costretti a emigrare per cercare fortuna. E sul banco degli imputati, tanto per cambiare, il leader dal suo blog ci mette il Partito democratico, il cui governo «incapace, fallimentare» ha preferito, scrive Grillo, sperperare soldi «per fini elettorali o per regalarli alle banche» invece di «investirli in politiche serie per creare occupazione e di sostegno al reddito». Secondo il Movimento, per la copertura finanziaria del reddito di cittadinanza servirebbero 17 miliardi di euro, «soltanto il 2 per cento della spesa dello Stato», rimarca il blog di Beppe, rispolverando le stesse cifre già pubblicate un paio di anni fa per la prima marcia del reddito. E ricordando come «l'ultimo salvataggio delle banche e di Monte dei Paschi di Siena, fatto dal Pd, è costato 20 miliardi di euro», ossia ben più dei soldi necessari a garantire lo stipendio di stato ai cittadini italiani, che «sono più importanti delle banche», si legge ancora nel blog di beppegrillo.it.

E così l'appuntamento è per la tarda mattinata del 20 maggio (alle 11.30 la partenza da Perugia), sulla stessa strada già percorsa nel 2015, quando a guidare il popolo pentastellato che reclamava il salario minimo come «l'unico modo per liberare le persone dalla miseria e restituire loro la dignità» oltre a Grillo c'era anche Gianroberto Casaleggio. Il percorso che si snoda tra i luoghi di San Francesco - con tanto di arrivo alla Porziuncola - è certamente evocativo, ma qui più che del voto di povertà c'è la voglia dei vertici del Movimento di far vedere a quanti li hanno votati che l'idea di renderli meno poveri grazie al reddito di cittadinanza non è tramontato. E pazienza se l'organizzazione della marcia e pure le cifre snocciolate per promuovere il reddito minimo siamo le stesse del 2015: evidentemente in questi due anni non è cambiato nulla. Solo un po' di rinnovato vento anticasta. Quello per cui nel blog che promuove la marcia si coglie l'occasione per bastonare un po' la vecchia politica, quella per cui «l'unico obiettivo dei partiti è arrivare a settembre per prendersi una pensione privilegiata dopo aver lavorato solo 4 anni, 6 mesi ed 1 giorno». Insomma, «degli italiani se ne fregano», si legge nel blog.

Svolta pauperista, dunque, proprio quando quasi un terzo degli italiani «è a rischio povertà».

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