Politica

Grillo si rimette in proprio Duro colpo per i 5 Stelle

L'ex comico apre un nuovo blog e saluta i suoi: «Createvi il vostro futuro». Di Maio minimizza: «Nessun parricidio»

Grillo si rimette in proprio Duro colpo per i 5 Stelle

Non è un vero e proprio divorzio, almeno non ufficialmente, ma lanciando il suo nuovo blog è come se Beppe Grillo avesse sancito dopo 13 anni la fine del sodalizio con il Movimento Cinque Stelle e con la Casaleggio associati.

Separati in casa lo erano da tempo, ma adesso le case sono diventate due. E in quella del comico genovese, non sembra esserci posto per il movimento, se non per qualche frecciatina qua e là. Cambia la veste grafica del nuovo blog, on line da ieri. Dominano il rosso e il nero, via i soliti post e i riferimenti alla politica del vecchio «Blog delle stelle», largo spazio ad articoli ed interviste sul mondo dell'innovazione, dall'intelligenza artificiale alla robotica. Un pallino del garante del Movimento. Ci sono soltanto due link in alto, sopra la testata, che rimandano al sito che Grillo aveva fondato con Gianroberto Casaleggio e alla piattaforma Rousseau. A parte quello, i richiami ai Cinque Stelle si leggono tra le righe. E non danno certo l'idea di una separazione consensuale, nonostante lo sportivo «in bocca al lupo» augurato a Grillo da Davide Casaleggio: «Sono con lui. Con mio padre ha fatto la storia, ora avanti con l'entusiasmo di sempre». Neppure il candidato premier Luigi Di Maio sembra stracciarsi le vesti per questo distacco: «Nessun parricidio, ma adesso il Movimento cammina sulle sue gambe. Da oggi Grillo ha un suo blog in cui racconterà le sue passioni, restando garante e padre nobile».

L'entusiasmo del comico genovese, ormai, sembra indirizzato altrove, non più al vecchio progetto politico di cui non si trova quasi traccia nel lungo video di presentazione della piattaforma e le cui novità continueranno ad essere pubblicate sul blog delle Stelle. I vertici M5s assicurano che non si tratta di un addio, eppure Grillo definisce «una liberazione» la sua nuova avventura visionaria. Come se staccandosi dalla sua creatura il comico si fosse alleggerito di una zavorra. E non è l'unica stoccata. Ce n'è un'altra nel suo primo lungo post intitolato «Progetta il tuo futuro, ma con la matita e la gomma accanto», lì dove afferma di «essere stufo delle opinioni». Ognuno ne ha diritto, certo, ma «ha diritto anche ai fatti». Sembra voler dire basta a quel mondo di indiscrezioni, retroscena e fake news di cui talvolta si nutre la politica. Nel suo intervento cita il Movimento in un solo passaggio, un po' ambiguo. La sintassi non aiuta, ma l'interpretazione viene da sé: «Noi siamo un po' come, noi quelli del movimento, io sono un rabdomante col cellulare in mano e guardo il mondo così e cerco fonti d'acqua, ma ogni tanto trovo una fogna. E allora ho dei dubbi, mi fermo, sbaglio, ma lo sbaglio mi dà poi la forza di recuperare, è il coraggio lo sbaglio». Come volesse dire, ci abbiamo provato ma abbiamo sbagliato. Un accenno alla politica Grillo lo fa replicando, senza fare nomi, alle accuse di Berlusconi («Mi han dato del pauperista, ora io posso essere tutto tranne un pauperista») e di Renzi, che aveva parlato dell'incompetenza dei pentastellati («Io voglio la definizione di cos'è la competenza»). Poi parla dei punti di vista del mondo, della sua voglia di conoscere e far conoscere il futuro. E se c'è qualcuno che non capisce - vagheggia Grillo - allora il problema non è di chi governa il Paese, «il problema è eleggere un altro popolo».

E nel concludere parlando «dell'utopia che ti porta ad andare avanti» e dei viaggi che farà, chiede - ed è inevitabile pensare che si riferisca ai suoi - di non essere tutti sulle sue spalle: «Io non posso essere il vostro referente per il futuro, createvelo il vostro futuro».

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