Cultura e Spettacoli

La guerra delle mosche tra "Tgcom24" e "Striscia"

La trasmissione satirica prende in giro i suoi vicini (sgraditi?) e Liguori risponde per le rime

La guerra delle mosche tra "Tgcom24" e "Striscia"

Cantava il Trio Lescano: «Anche l'uomo più paziente/ lo facciam venir furente/ la persona più beata/ sotto noi è disgraziata/ Siam le mosche silenziose/ siam le bestie più noiose | non per caso sopra il naso/ noi sappiamo passeggiar». E in effetti le mosche hanno contribuito a creare una piccola guerra televisiva in casa Mediaset. La notissima trasmissione satirica Striscia la Notizia ha, infatti, dedicato due servizi ai fuorionda dei conduttori di Tgcom24 (che ha gli studi proprio accanto a quelli di Striscia). Per motivi di microclima (la mosca è fastidiosa ma non stupida) pare che questi insetti trovino confortevole infestare le stanze, caldine, del Tgcom24. Ecco allora le conduttrici inscenare delle vere e proprie battaglie per sterminare l'aviazione nemica. E sin qui si tratterebbe di satira abbastanza innocente: una bella collega che prima di avere guai mentre è in onda, mena fendenti all'aria in un'impari lotta con un insetto che ha reazioni e movimenti molto più rapidi di quelli umani (per una mosca noi ci muoviamo praticamente al rallentatore). Ma a Striscia sono andati un po' oltre lanciando un finto sondaggio: «Cosa attira lì le mosche?». Le risposte lasciate al telespettatore: «1) Il cadavere del giornalismo ammazzato da Liguori, 2) Le bufale di Liguori, 3) Liguori stesso».

Abbastanza ovvio, a quel punto, che al direttore Paolo Liguori saltasse davvero la mosca al naso, sarebbe saltata a qualunque professionista dell'informazione che cerca di far bene il suo lavoro. E, infatti, ha risposto per le rime a Striscia nella sua rubrica quotidiana Fatti e Misfatti. Ha chiarito ai telespettatori che secondo lui non si tratterebbe di goliardia senza secondi fini. «Il vero problema è che quelli di Striscia sono colleghi potenti... e ci considerano degli usurpatori perché abbiamo gli studi vicini e invece loro volevano restare da soli. Ci considerano degli abusivi, invece siamo tutti dentro la stessa Mediaset». Facendo notare che non si considera così potente da ammazzare il giornalismo ha rilanciato il suo personale sondaggio sostituendo a quel quesito questo: «Forse le mosche vengono qui perché sentono il marcio di Striscia». Ha poi tranquillizzato il suo pubblico «non ci facciamo intimidire». Chissà se la querelle, non più tanto scherzosa, è finita qui. Sarebbe sperabile.

Un vecchio detto rende edotti che «Chi uccella a mosche, morde l'aria».

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