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Fassina avverte Renzi: "Nel Pd scissione silenziosa"

Il deputato della minoranza: "Nel Pd scissione silenziosa". Sulla manovra: "Renzi sbaglia se non ascolta le Regioni"

Fassina avverte Renzi: "Nel Pd scissione silenziosa"

"Purtroppo c’è una scissione già in corso. Ci sono decine di migliaia di iscritti al Pd e anche di elettori che se ne stanno andando o se ne sono andati". A lanciare l'allarme è il deputato della minoranza Pd, Stefano Fassina, a margine del Forum di Cernobbio della Coldiretti. "Più che preoccuparsi di qualcuno, bisognerebbe preoccuparsi di questa scissione silenziosa che va avanti e che rischia di indebolire molto il Partito democratico. Non può avere più quella capacità di riforma e cambiamento progressivo senza le persone che oggi stanno andando via", ha detto Fassina.

Che poi, parlando dei malumore delle Regioni nei confronti della manovra del governo Renzi, ha spiegato: "Capisco le posizioni dei presidenti delle Regioni, che non sono estremisti antirenziani: sono solo attenti ai servizi che devono tagliare o alle tasse che debbono aumentare e che ricadranno sui cittadini dei loro territori. Ci sono punti che riguardano i tagli drastici, orizzontali, insostenibili a servizi fondamentali che vanno corretti. Il governo non ha a che fare con degli estremisti sabotatori. Sono rappresentanti di cittadini o rappresentanti di lavoratori e disoccupati che pongono problemi veri. Credo che governo e Parlamento debbano ascoltare mettendo in campo le correzioni necessarie sia alla delega lavoro che alla legge di stabilità". Infine una stoccata al premier: "Sbaglierebbe se non prestasse attenzione perché in questo momento le prove di forza le vince, perché i rapporti di forza in Parlamento gli sono favorevoli, ma credo poi si farebbero danni al Paese, ai lavoratori, ai cittadini e ne pagherebbe le conseguenze anche il governo.

Sarebbe un atteggiamento miope non ascoltare per tempo domande vere su problemi veri che vengono posti".

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