Cronache

"Ho comprato 4 voli, ora rischio di restare a terra"

La nostra giornalista racconta l'incubo sulla tratta Milano-Palermo: "Lasciati nell'incertezza"

"Ho comprato 4 voli, ora rischio di restare a terra"

«Al momento». Sta in queste due inquietanti paroline la spada di Damocle che incombe sulla mia estate. Sulla mia vacanza al mare nella mia città d'origine, Palermo, che poi è anche familiari, amici, affetti. Sulla mia possibilità di trovare alternative last minute nel caso in cui i miei voli estivi spariscano. Anche perché il problema Alitalia, che «al momento» vola, ma poi boh, chissà, riguarda sì me, ma riguarda altre migliaia di passeggeri come me che hanno già i biglietti prenotati da tempo, che all'ultimo momento per andare in Sicilia d'estate da Milano non trovi nulla, salvo pagare un volo per Palermo quanto uno per Tokyo. E figurati cosa trovi nel caso in cui Alitalia resti a terra e centinaia di malcapitati si mettano a cercare alternative. Che poi, quali alternative? Mica è come scegliere tra il Frecciarossa e Italo, non è che tra Milano e Palermo ci sia tanto da scegliere, i voli sono quelli e se spariscono gli aerei di Alitalia sono troppo pochi per coprire la domanda aggiuntiva.

Ne ho quattro, di biglietti. Quattro biglietti Alitalia di andata e ritorno, tra maggio e settembre, che ora non so che fine faranno. E l'incertezza, confesso, mi inquieta un po'. Sul sito della compagnia zero indicazioni, idem sui social. Ho anche chiamato il call center, sperando in una rassicurazione: «Signora al momento nessuna variazione dei voli». «Al momento», appunto. E tra due mesi? «Non so che dirle, non abbiamo indicazioni, aggiorniamoci quando deve partire». E poveretta anche lei, l'operatrice, cosa poteva dirmi?

Volo sempre Alitalia per andare a Palermo, causa monopolio. Alitalia, infatti, è l'unica compagnia aerea che vola da Linate su Palermo. Ergo, se ho tempi stretti come spesso accade, più che una scelta per me Alitalia è un obbligo. Un obbligo che ora rischio di pagare carissimo. E non è nemmeno il prezzo sborsato per quei quattro biglietti - non proprio una bazzecola, quasi 700 euro - la mia principale preoccupazione, se i voli dovessero saltare il rimborso arriverà. Il vero problema è questo limbo di incertezza. Dopo la vittoria del «no» la preoccupazione è tutta per il futuro dei dipendenti.

Ma a noi malcapitati utenti Alitalia che abbiamo in tasca biglietti che potrebbero diventare carta straccia pensa qualcuno? Chi ha una risposta, please, batta un colpo.

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