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"Ho imparato l'umiltà, ma chiamatemi sottosegretaria"

La "sottosegretaria" Maria Elena Boschi si racconta a "Chi": "Le sconfitte mi hanno reso umile e consapevole che non tutto dipende da me"

"Ho imparato l'umiltà, ma chiamatemi sottosegretaria"

"È un onore per me servire il Paese". Parola di Maria Elena Boschi che si racconta in esclusiva al settimanale Chi in edicola da domani 19 luglio.

"Certe mie proposte non sono andate a segno, nonostante l'impegno e la passione che ho dedicato", ammette l'ex ministro, autore della riforma della Costituzione bocciata clamorosamente al referendum del 4 dicembre scorso, "Dalle sconfitte ho imparato soprattutto l'umiltà, la consapevolezza che non tutto dipende da me. Bisogna saper perdere e ricominciare da capo se si crede che la battaglia sia giusta. Chi non è mai caduto, non saprà mai se sarà in grado di rialzarsi".

La Boschi parla anche del suo nuovo ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Anzi, "sottosegretaria", come precisa lei stessa: "Capisco che possa suonare strano, ma è la prima volta che la carica viene declinata al femminile: prima di me solo sottosegretari di Stato maschi", sottolinea la Boschi, "Ma il linguaggio è fondamentale per il cambiamento culturale.

Purtroppo solo il 26 % delle donne raggiunge ruoli dirigenziali nel nostro Paese".

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