Cronache

Hotspot al collasso, oltre 8mila arrivi in tre giorni

Nei centri non c'è più posto, si cercano nuovi spazi. E nel Casertano protestano gli italiani

Hotspot al collasso, oltre 8mila arrivi in tre giorni

Il nuovo tsunami di sbarchi che ha travolto le nostre coste con 8mila immigrati giunti nelle ultime 72 ore sta mettendo a durissima prova il sistema dell'accoglienza. Si continua a far posto, si procede nella ricerca di nuovi spazi col trasferimento degli ospiti da una struttura all'altra. Ma la matematica non è un'opinione e se un centro è progettato per un certo numero di persone e ve ne arrivano più del doppio qualcosa non va. E che si fa? Si continua ad accogliere, mentre giunge duro il giudizio della commissione parlamentare d'inchiesta in visita ispettiva all'hotspot di Pozzallo, che chiede standard più alti, avendo registrato carenze, a cominciare dal sovraffollamento, alla mancanza di privacy specie per le donne, a permanenze troppo lunghe, comprese quelle dei tanti minori non accompagnati che vengono inviati sulle nostre coste.

Il centro ritiene di fare il possibile, il sindaco sottolinea come gli arrivi siano spropositati rispetto ai posti realmente a disposizione, ma se l'hotspot non sarà adeguato sarà chiuso. Dove saranno portati i tanti immigrati che sbarcano a Pozzallo non si sa. Anche venerdì ne sono arrivati 456 ed è stato arrestato uno scafista. Altro timoniere fermato a Palermo, dove ieri sono arrivati 894 immigrati, per due dei quali si è reso necessario il ricovero in ospedale, e ci sono anche 15 donne in gravidanza.

E mentre si fanno i conti con grande fatica su dove allocare i nuovi arrivi o trasferire quelli già ospitati da tempo, ecco che la soluzione la suggeriscono gli stessi immigrati, quelli ospiti dell'albergo Rosas a Narcao (Sardegna) che ieri hanno bloccato per 4 ore la strada davanti alla struttura ricettiva perché vogliono i documenti. Alcuni sono in attesa della convocazione per discutere della richiesta di asilo o protezione internazionale, altri sanno che senza documenti non possono andar via ed è raggiungere i familiari all'estero il loro obiettivo.

A Lampedusa sono arrivati 473 migranti. I porti di Brindisi, Cagliari, Reggio Calabria, Augusta e Porto Empedocle ne hanno accolti circa 5mila soccorsi nei giorni precedenti. Tra i 745 arrivati a Reggio Calabria ci sarebbe pure un caso di sospetta malaria. Sono stati riscontrati diversi casi di scabbia e numerosi migranti accusano problematiche oculari.

Più felice lo sbarco di 1.134 immigrati ad Augusta per la presenza di Testimony, nato in Libia in un capannone di detenzione prima degli imbarchi. Il piccolo ha 7 giorni. A Lampedusa sbarco anomalo. Quattro stranieri sono giunti su un barchino. Per uno sono state necessarie cure sanitarie.

E l'ondata di sbarchi, complice anche la bella stagione, non accenna neppure a rallentare. Stamani a Cagliari ne arriveranno altri 737. In molti fatto nuovo sono del Bangladesh. A Messina saranno 750. A Brindisi 1.700 destinati a essere smistati in altre regioni. Difficile la convivenza. Ieri a San Nicola la Strada (Caserta), un gruppo di italiani ha bloccato viale Carlo III, arteria di collegamento con vari comuni, per manifestare contro la presenza degli immigrati in un condominio.

Al momento sono una decina, tutti adolescenti, ma dovrebbero arrivare a 116, alloggiati dalla coop che si è aggiudicata il bando in 25 appartamenti del condominio.

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