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I cardinali nel caso Azzollini Intercettato anche Bertone

L'ex segretario di Stato intercettato nel corso dell'indagine che ha inguaiato il senatore Ncd a rischio manette

I cardinali nel caso Azzollini Intercettato anche Bertone

Anche i cardinali Tarcisio Bertone, ex segretario di Stato Vaticano, e Giuseppe Versaldi, già presidente della Prefettura degli Affari economici della Santa sede, finiscono coinvolti nell'indagine tranese sulla Casa della Divina Provvidenza, per la quale la Procura pugliese ha chiesto a Palazzo Madama l'arresto del senatore Ncd Antonio Azzollini. Che, ieri, ha presentato ricorso contro la richiesta al tribunale del Riesame, che dovrebbe pronunciarsi il prossimo 29 giugno. Toccherà dunque capire come si muoverà la Giunta per le autorizzazioni, la cui decisione - prevista per il 26 - potrebbe essere superata dal Riesame.

Tornando ai cardinali, i due alti prelati sono stati intercettati entrambi mentre conversavano con Giuseppe Profiti, presidente dell'ospedale Bambino Gesù e commissario straordinario della Provincia italiana dei Figli dell'Immacolata , che era stato nominato dal vescovo di Molfetta suo delegato vicario per la gestione dell'ente benefico pugliese. Per i magistrati di Trani, Profiti avrebbe avuto il compito di «riconquistare» l'ente commissariato, utilizzando, secondo la Procura, «un meccanismo analogo a quello architettato per la riacquisizione dell'Idi (Istituto Dermatologico dell'Immacolata), muovendosi sul doppio binario, politico-ecclesiastico, anche attraverso l'interlocuzione con i suoi altissimi referenti in Vaticano ed in particolare i cardinali Versaldi e Bertone». L'Idi, istituto romano al centro di un clamoroso crac finanziario, in effetti recentemente riacquistato dalla Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione per il tramite di una fondazione, dopo due aste andate deserte, è anche al centro delle intercettazioni tra i due cardinali e il manager vicino al Vaticano. Del quale le toghe tranesi mettono in evidenza anche le relazioni politiche, tra le quali compare anche «l'allora sottosegretario del Mise Claudio De Vincenti», ora sottosegretario alla presidenza del Consiglio con Renzi al posto di Graziano Delrio.

Secondo la Procura, le telefonate con i due cardinali dimostrerebbero l'intenzione di distrarre fondi statali destinati all'ospedale Bambino Gesù per salvare l'Idi. La prima è con Bertone, e risale alla vigilia di Natale del 2013. «Il sospetto che si sia in presenza di condotte di rilevanza penale - annotano i pm al riguardo - viene alimentato proprio dall'ascolto di altre conversazioni (...) in particolare in una conversazione con il cardinale Tarcisio Bertone, nel corso della quale, allorquando Profiti aggiorna l'Eminenza e gli conferma che con la legge di Stabilità sono stati dati quei soldi in più che saranno utilizzati per l'Idi, Profiti esclama: “Insomma è finita la legge di Stabilità. Ci hanno dato quei soldi in più, che ci serviranno per, diciamo, per salvare l'Idi come d'accordo, per riprenderci l'Idi”».

Sullo stesso tema, il manager parla anche con l'ex «ministro dell'Economia» vaticano, Versaldi, a febbraio 2014. Il cardinale avverte Profiti che «ci riceve stasera alle 19 il Papa». Il manager chiede: «Cos'è che dovevo saltare? Che me ne sto andando in paranoia?». E Versaldi replica: «Devi tacere che questi trenta milioni... sono stati dati per l'Idi e dire semplicemente che, come ogni anno, oltre ai cinquanta sono stati dati trenta per il Bambino Gesù senza una destinazione». Per i magistrati, che ritengono trattarsi di «un'operazione di dubbia liceità» proprio per quell'accenno al «tacere», è evidente «che il tema da affrontare al cospetto di Papa Francesco è quello della destinazione di un fondo di 30 milioni di euro (oltre ad altri 50) in favore dell'Idi anziché dell'Ospedale Bambino Gesù».

Il 26 febbraio, nelle intercettazioni, indirettamente, finisce anche Papa Francesco, le cui frasi nell'incontro con Profiti vengono riassunte dal manager intercettato con un dirigente del Bambino Gesù.

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