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I Cinque Stelle propongono l'obbligo solo per il morbillo

Caos vaccini

I Cinque Stelle propongono l'obbligo solo per il morbillo

Roma - Sui vaccini il governo fa un passo indietro. Il clamore delle critiche raccolte all'annuncio dell'emendamento al Ddl sui vaccini, che cancellerebbe l'obbligo di presentare certificazioni vaccinali al momento dell'iscrizione ad asili nido e scuole dell'infanzia, ha fatto cambiare idea alla coalizione giallo-verde. «Pensiamo a una modifica dell'emendamento mantenendo l'obbligatorietà della certificazione vaccinale per la frequenza scolastica solo per il morbillo» spiega Pierpaolo Sileri (M5S), presidente della Commissione sanità del Senato, dove è in discussione il ddl. Il punto d'incontro risulta quindi un passo indietro per il morbillo che, come sottolinea lo stesso Sileri, «pone maggiori problemi in questo momento». D'altronde aggiunge, questo vaccino «è trivalente e copre pure da rosolia e parotite». Il ministro della salute Giulia Grillo (M5S), cerca di stemperare gli animi. E confessa l'ambizione del governo: «il 95% della copertura vaccinale, con la raccomandazione» e non con l'obbligo. «I vaccini per noi sono un presidio di prevenzione primaria», aggiunge. L'altro interlocutore è il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, che conferma la sua posizione: permettere a tutti i bambini di andare a scuola.

Quindi il patto no-vax resiste.

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