Cronache

I colossi della moda adesso si comprano i nostri hotel di lusso

Cipriani, Splendido, Caruso: Louis Vuitton fa shopping in Italia. La spesa: quasi 3 miliardi

I colossi della moda  adesso si comprano i nostri hotel di lusso

Non solo borse, scarpe, gioielli e abiti di alta gamma, il lusso corrisponde sempre più a esperienze a cinque stelle da vivere in pieno relax. Non è un caso quindi che Lvmh-Louis Vuitton Moët Hennessy, il colosso francese che, tra l'altro, controlla Bulgari, abbia fatto shopping proprio negli hotel più esclusivi del mondo, annunciando ieri di aver raggiunto un accordo da 2,6 miliardi di dollari per acquistare Belmond, società specializzata, come recita il suo sito web, nel «creare esperienze di lusso nelle destinazioni più emozionanti del mondo». Dietro a questo nome si cela infatti il proprietario di 47 opportunità di viaggio, incluse 33 strutture tra cui spicca l'Hotel Cipriani di Venezia, rilevato dal fondatore della società, James B. Sherwood, nel corso di un viaggio intrapreso nel 1976 per rilevare due carrozze originali del leggendario Orient Express. Proprio dal Cipriani e dal rilancio, nel 1982, della tratta ferroviaria celebrata da Agatha Christie ha avuto origine la fortuna del gruppo che oggi, nella sua collezione, vanta altre icone dell'ospitalità made in Italy, come l'Hotel Splendido e il Belmond Splendido Mare di Portofino, oltre alla rinascimentale Villa San Michele di Firenze ricavata da un ex monastero e la cui facciata è attribuita a Michelangelo, l'Hotel Caruso sulla Costiera Amalfitana, il Casello di Casole in Toscana e, a Taormina, l'Hotel Timeo e la Villa Sant'Andrea.

La valutazione riconosciuta a hotel, crociere, percorsi ferroviari, campi tendati e persino al «21», il club di Manhattan amato da Donald Trump, portati in dote da Belmond non è tra le più economiche: Lvmh ha offerto 25 dollari per azione ai titoli del gruppo di ospitalità ad alta gamma, pari a un premio del 42% rispetto alla chiusura registrata a Wall Street dai titoli di Belmond giovedì. Per il gruppo di Bernard Arnault (la famiglia controlla il 46% del capitale e il 63% dei diritti di voto) si tratta della terza operazione più costosa della storia, subito dopo l'acquisizione di Bulgari nel 2011 (per cui Lvmh spese 4,3 miliardi di euro) e la decisione, nel 2017, di assumere il pieno controllo di Christian Dior a fronte di 6,5 miliardi di euro.

Comprendendo poi la posizione finanziaria netta del proprietario del Cipriani, la valutazione attribuita a Belmond sale a 3,2 miliardi di dollari e corrisponde a 24 volte il margine operativo lordo della società acquisita. Prezzi stellari non solo per il turismo (le ultime operazioni sono avvenute alla metà dei multipli riconosciuti a Belmond), ma persino per il lusso stretto (la stessa Lvmh vale 12,3 volte il margine operativo lordo). Ma, d'altro canto, un viaggio sulle 17 carrozze art deco dell'Orient Express o sull' Andean Explorer in Perù potrebbe non avere prezzo. Così come gestire hotel che sono veri e propri «trofei» dell'accoglienza più esclusiva del pianeta, dove gli ospiti abituali sono reali, star di Hollywood e capitani di impresa, non influencer.

Secondo alcuni esperti, Lvmh potrebbe spendere per lo shopping fino a 20 miliardi di dollari senza mettere sotto pressione la sua struttura finanziaria.

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