Elezioni Politiche 2018

I dem piacciono ormai solo ai «pariolini»

Uno studio della Luiss: le classi più abbienti hanno scelto il Nazareno

I dem piacciono ormai solo ai «pariolini»

Roma - Ora sono tutti lì che sorridono di quanto accaduto a Giovinazzo (Bari), dove tanti si sono messi in fila per i moduli con cui richiedere il reddito di cittadinanza. Si potrebbe congetturare che sorridono dell'ignoranza (come già avevano fatto con le gaffe linguistiche dell'aspirante premier Di Maio). Oppure (ma è un pensiero malizioso) si potrebbe supporre che stiano osservando le cose da una prospettiva alta e privilegiata? Stiamo parlando degli elettori del Partito democratico. Uscito sconfitto e minoritario dal voto. Insomma il partito progressista, quello che ha raccolto il testimone del più grande partito comunista dell'Europa occidentale, pare sia diventato espressione di un elettorato che osserva il mondo da una posizione privilegiata. E questa posizione è nientemeno che la condizione sociale. Gli elettori del centrosinistra (in Italia come nel resto d'Europa), sono ancora legati a vecchi schemi ideologi. Ma soprattutto appartengono alla classe sociale medio-alta. Anzi, secondo quanto riporta l'ultima ricerca effettuata dal Centro italiano di studi elettorali della Luiss, il Pd è espressione di un elettorato molto coeso dal punto di vista economico e culturale. E non ci riferiamo alla classe operaia. Bensì alla borghesia più illuminata. Constatazione che può essere, tra l'altro, avallata da un altro esempio. Questa volta più circoscritto rispetto all'ultimo turno elettorale. Nella capitale, due anni fa, i grillini sbancarono in tutti i Municipi. Ad eccezione di quelli con il maggior reddito pro capite: Centro storico e Parioli, rimasti appannaggio del Pd. Il partito di Renzi - per farla breve - è diventato elitario. Cioè espressione di una élite. Come dimostra anche la scelta dei temi della campagna elettorale. Secondo i ricercatori del Centro di studi elettorali, aver puntato sull'innovazione tecnologica, sui diritti civili e sull'integrazione europea ha spaventato le fasce deboli che prima votavano Pd e che, come dimostrano gli studi sui flussi elettorali dell'Istituto Cattaneo, sono passati a votare Lega o Cinque Stelle. Prendendosi le bacchettate di un esperto di comunicazione come il consigliere Rai Carlo Freccero. «Quelli del Pd - spiega - sono degli analfabeti della politica. Non hanno capito che non è più l'epoca delle grandi narrazioni, ma quella degli obiettivi semplici e concreti». L'idea che il Pd diventi espressione di una élite forse era già in nuce nelle preoccupazioni espresse da Romano Prodi prima del voto. Ansie che sono state superate - come ha confessato il padre dell'Ulivo -, dalla realtà dei pessimi risultati del voto. Insomma gli elettori del Pd di oggi sono lontani dal Cipputi di Altan. In compenso ricordano il Berlinguer disegnato da Forattini nel dicembre del '77. Era il ritratto di un compassato borghese infastidito dalle urla del corteo dei metalmeccanici.

Vignetta che fece allora andare su tutte le furie il segretario del Pci ma che vista oggi risulta quanto meno profetica.

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