Cronache

I genitori non vaccinano la figlia Grave in ospedale per il tetano

Ricoverata in preda a spasmi e convulsioni incontrollate I medici: «È stata ignorata la profilassi obbligatoria»

I genitori non vaccinano la figlia Grave in ospedale per il tetano

Nino Materi

Bimba di 7 anni, italiana, gravissima in ospedale a Torino infettata dal tetano. E ancora una volta dobbiamo «ringraziare» quei genitori che - «saggiamente» - non vaccinano i figli. Per loro, l'antitetanica è solo un inutile «optional». E poco importa se in nome del loro criminale integralismo ora la loro figlia rischia di morire. Tetano è una di quelle parole che sembrano proiettarci in un passato «farmacologicamente» preistorico. Un'infezione che inconsciamente reputiamo ormai debellata definitivamente. Ma è solo un'impressione, perché in epoca di «lungimirante» no vax anche virus «arcaici» rischiano di tornano attuali. E mietere vittime, come se il tempo si fosse fermato al Medioevo elle pestilenze. Il popolo ottuso dell'«autodeterminazione vaccinale» non capisce che l'emergenza sanitaria è sempre dietro l'angolo e guai ad abbassare la guardia.

La riprova viene appunto dalla bambina torinese che ha contratto la malattia per colpa dei genitori no vax. La piccola è stata accompagnata dalla madre e dal padre l'altro pomeriggio al «Regina Margherita» di Torino in preda a convulsioni e spasmi incontrollati. Da 48 ore si trova ricoverata nel reparto di rianimazione.

Gli specialisti hanno già accertato che la bambina non era mai stata vaccinata per quella malattia, un di quelle obbligatorie insieme a polio, difterite ed epatite B, ancora prima dell'entrata in vigore del decreto Lorenzin che alza a 10 il numero di vaccini obbligatori per i bambini. «La prognosi non si può assolutamente sciogliere ma la bambina risponde alle cure e non è stato necessario procedere con una terapia troppo aggressiva», spiega a Repubblica il primario della rianimazione Giorgio Ivani.

Se nella notte le condizioni della bambina che ha 7 anni si fossero aggravate i medici avrebbero adottato un altro approccio. L'ospedale ha inviato una segnalazione al ministero subito dopo il ricovero della bambina che non è mai stata vaccinata per il tetano.

«I casi pediatrici di tetano sono rarissimi - spiega Vittorio Demicheli, dirigente regionale ed epidemiologo-. Negli ultimi dieci anni i casi in bambini sotto i 4 anni sono soltanto due. Hanno un'incidenza maggiore i casi tra le persone molto anziane nate prima che il vaccino diventasse obbligatorio ma parliamo di 4 o 5 casi l'anno».

La mortalità è tra il 30 e il 50 per cento. «L'antitetanica è uno dei vaccini obbligatori dal primo anno di nascita ed è anche uno di quello che tendono a fare anche i genitori più diffidenti», conclude Demicheli. In Italia la vaccinazione antitetanica dal 1963 è obbligatoria per tutti i bambini nel primo anno di vita, mentre fino a tale anno (dal 1938) lo era solo per i militari. Il problema è che non sappiamo quanto duri l'effetto protettivo e così viene raccomandato un richiamo ogni 10 anni, che però non tutti fanno. Nei Paesi in via di sviluppo il tetano rimane ancora oggi una minaccia importante. Ma se lì la colpa è della povertà, da noi è solo questione di ignoranza.

E fanatismo no vax.

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