Politica

I giudici fanno pressing e accelerano i tempi: nozze gay a Ferragosto

Sì al decreto. Altolà ad Alfano: in 5 giorni la formula di rito. E Tosi offre la Casa di Giulietta

E ntro Ferragosto sarà possibile celebrare i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Sempre che il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, scriva in fretta le formule da pronunciare per rendere il rito uniforme su tutto il territorio. È arrivato ieri infatti il via libera del Consiglio di Stato al decreto ponte che è premessa indispensabile per l'attuazione delle unioni civili.

«Ora Alfano non ha scuse», attacca subito la promotrice della legge, Monica Cirinnà. La senatrice del Pd sollecita il ministro dell'Interno perché ora tocca al Viminale redigere, al massimo in 5 giorni, il «vademecum» delle nozze, in modo che non ci siano differenze tra i tanti comuni chiamati a celebrare il rito. E sono in molti a pensare che Alfano, contrario alle unioni civili, cerchi ancora di prendere tempo in modo da far slittare le prime celebrazioni di qualche settimana.

Anche Franco Frattini, presidente della Sezione Atti Normativi di Palazzo Spada, nell'annunciare l'ok del Consiglio di Stato sollecita il governo ad agire in fretta. «Abbiamo suggerito che Alfano adotti subito il decreto sui formulari pratici, quello sulle dichiarazioni di rito, per non aspettare altri 5 giorni dopo l'entrata in vigore di questo decreto -spiega Frattini- Con un po' di ottimismo ritengo che entro Ferragosto si potrà costituire la prima unione civile davanti ad un Comune». Quello dell'eventuale obiezione di coscienza dei sindaci, tiene a specificare Frattini, è sempre stato un falso problema. «La norma non prevede né nega la possibilità che provveda qualcuno che non sia sindaco -precisa Frattini- La formula è ampia perché fa riferimento agli ufficiali di stato civile che sono tanti. Non ci sono soltanto i sindaci». Dunque prosegue Frattini, presupponendo che «un sindaco abbia un proprio problema personale» basterà delegare «un consigliere comunale e il diritto sarà ugualmente riconosciuto». Non solo. Sarà possibile come già avviene per i matrimoni «delegare un privato cui verrà conferita la funzione di ufficiale civile ad hoc». Anche se molti sindaci hanno già dichiarato la propria volontà di astenersi dal celebrare le nozze gay si troverà sicuramente un funzionario disponibile per garantire un diritto che è stato stabilito per legge. Frattini ha espresso soddisfazione perché «si è accesa una luce su un istituto di stato civile che ha pieno fondamento nella nostra Costituzione».

Insieme al via libera sulle unioni civili arriva anche quello sulle convivenze tra coppie eterosessuali che fa parte di un altro capitolo. Le unioni civili sono state definite una sorta di matrimonio light che prevede la reversibilità della pensione; i diritti successori ma non l'obbligo di fedeltà. La parte più controversa della legge riguardava la possibilità di adozione del figlio del partner, la stepchild adoption, che è stata stralciata dal testo ma che è comunque possibile perché già contemplata dalla disciplina delle adozioni, la legge 184 che risale all'83. Sono i giudici a decidere caso per caso se concedere o meno l'adozione per le coppie sia etero sia omo.

Mentre il sindaco leghista di Novara, Alessandro Canelli, alza le barricate e si dice indisponibile a celebrare le nozze gay l'ex leghista Flavio Tosi, sindaco Verona si dice pronto a tenere la cerimonia nella celebre Casa di Giulietta.

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