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I lupi solitari azzannano l'Europa nel giorno nero del consumismo

L'ordigno inesploso di Parigi sembra di provenienza siriana

I lupi solitari azzannano l'Europa nel giorno nero del consumismo

«Un paio di settimane fa è arrivato, anche in Italia, l'allarme urgente su possibili attentati del terrore jihadista in Europa» svela una fonte de il Giornale. Gli obiettivi facevano parte di un'operazione di attacchi simultanei che non si vedeva dai tempi delle stragi di Parigi e Bruxelles.

«Però i target, secondo le segnalazioni di intelligence, avrebbero dovuto essere americani» osserva la fonte.

Al contrario sono stati colpiti simboli europei come il più famoso ponte di Londra e l'area dello shopping a L'Aja. Per non parlare del colpo di mortaio alla stazione ferroviaria di Parigi. «Gli attacchi e l'ordigno scoperto sono indubbiamente azioni coordinate» conferma una fonte de Il Giornale coinvolto nelle operazioni antiterrorismo.

Tutto fa pensare a un segnale forte e chiaro del nuovo Califfo, Abu Ibrahim al-Hashimi al- Qurashi. L'inquietante dimostrazione che la minaccia dello Stato islamico è sempre presente anche al di fuori dei confini del Medio Oriente. Le sconfitte sul terreno non hanno stroncato la capacità terroristica dei seguaci della guerra santa. E soprattutto la morte del primo Califfo, Abu Bakr al Baghdadi, durante un raid americano per catturarlo in Siria, non ha piegato lo Stato islamico.

E purtroppo potrebbe essere solo l'inizio di un'offensiva del terrore per colpire l'Europa dei crociati alla vigilia delle feste natalizie. L'ordine è arrivato, forse non a caso, di venerdì, giorno di festa islamica. Non un venerdì come gli altri, ma il Black friday, simbolo del consumismo occidentale.

A Londra e a L'Aja è stata utilizzata la tattica «dei mille tagli» già utilizzata da anni, che punta a provocare morte fra i civili e soprattutto panico. Al di là del numero delle vittime l'obiettivo è il terrore con la gente che teme di uscire di casa.

L'aspetto più inquietante è il colpo di mortaio di 80 millimetri trovato in una borsa nell'affollata stazione ferroviaria Gare du Nord a Parigi. Se fosse esploso avrebbe provocato una strage uccidendo decine di persone, ma non sembrava attivabile. Un jihadista potrebbe averlo abbandonato temendo di venire intercettato. Oppure si tratta di un avvertimento, il messaggio che i terroristi non solo sono coordinati, ma dispongono di ordigni esplosivi di tipo militare. Una granata del genere non la compri on line e potrebbe arrivare dalla Siria lungo le rotte dell'immigrazione clandestina. Anche due terroristi del Bataclan si erano spacciati per finti profughi siriani.

Se il colpo di mortaio fosse un avvertimento significa che l'offensiva del nuovo Califfo è solo all'inizio. Ed i prossimi attacchi potrebbero coinvolgere non singoli accoltellatori, ma cellule di veterani della guerra santa rientrati dai campi di battaglia medio orientali.

Secondo l'Europol sarebbero tornati «in media il 20-30% dei combattenti», che erano circa tremila dal Vecchio continente. Veterani capaci di formare commando del terrore e utilizzare le autobomba.

Prima della strage di Nizza, il direttore dei servizi segreti interni (Dgsi), Patrick Calvar, aveva dichiarato senza mezzi termini «che passeranno alla fase delle macchine minate» negli attacchi in Europa.

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