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I parlamentari renziani e il boom di donazioni a comitati ex leader

Nei giorni della crisi di governo, deputati e senatori del Pd versano diverse decine di migliaia di euro sui conti dei comitati di Matteo Renzi

I parlamentari renziani e il boom di donazioni a comitati ex leader

La telenovela è finita, Matteo Renzi ha lasciato il Partto Democratico. In attesa che inizi una nuova serie, fatta di schermaglie tra il senatore e il suo ex partito, ecco un dato interessante: nei giorni della crisi di governo, a fine agosto, ci fu un boom di donazioni dei parlamentari cosiddetti renziani ai comitati civici dell'ex premier.

Già, come ricostruito dall'Huffington Post, a corsa al versamento di deputati e senatori inizia il 20 di agosto: dopo una settimana, sul conto corrente bancario dei comitati di "Azione Civile", ecco 36mila euro. Cifre ben distanti da quelle (basse) racimolate da gennaio ad allora.

L'afflusso di denaro incomincia a ingrossarsi a luglio, dopo sei mesi in cui mensilmente arrivavano, in media, sui 2mila euro circa. A luglio, appunto, ecco il vero e proprio boom con 260mila euro, di cui 100mila arrivano dalle tasche di Daniele Ferrero, amministratore delegato della Venchi, azienda specializzata nella produzione e vendita di cioccolato.

Dunque, agosto e le donazioni dei parlamentari renziani: Anna Ascani, Eugenio Comencini, Marco Di Maio, Andrea Ferrazzi, Laura Garavini, Nadia Ginetti e ovviamente Maria Elena Boschi, fedelissima all’ex sindaco di Firenze. Dunque, la neo ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, Mauro Del Barba, Davide Faraone, Ernesto Magorno e Mauro Maria Marino, Martina Nardi. E poi, via via, tutti gli altri: da Caterina Biti a Ettore Rosato, passando per Ivan Scalfarotto e Gennario Migliore, solo per citarne alcuni dei tanti. Sempre ad agosto, lo stilista di lusso Bruno Tommasini dona 20mila euro.

E in questo settembre? La raccolta – per la campagna elettorale – va a gonfie vele: siamo sui 220euro raccolti. Tra i finanziatori più generosi ecco Davide Serra (90mila euro), poi Lupo Rattazzi (figlio di Susanna Agnelli) con 50mila euro. Dunque, due aziende come Quintessentially Concierge (10mila euro) e la Tci-Telecomunicazioni Italia (5.

000 euro) del deputato Pd Gianfranco Librandi.

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