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I problemi economici della Link university fucina di ministri e dirigenti a Cinque Stelle

L'ateneo vicino ai grillini è a secco. I dipendenti senza stipendio protestano

I problemi economici della Link university fucina di ministri e dirigenti a Cinque Stelle

«Merry Christmas & Happy New Year». Buon Natale e felice anno nuovo. Questo l'augurio dell'università Link Campus «agli studenti e alle loro famiglie», pubblicato sul sito ufficiale dell'ateneo il 19 dicembre scorso. Sullo sfondo, un'immagine notturna della prestigiosa sede del Casale San Pio V a Roma. Per i dipendenti dell'università, fucina di una parte della classe dirigente del M5s, invece le festività sono state contraddistinte dalle preoccupazioni. E dai pochi soldi da spendere per regali e cenoni.

Ieri il quotidiano La Stampa ha dato conto della difficile situazione economica in cui versa l'ateneo da cui sono uscite alcune personalità vicine al Movimento, in primis l'ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, poi in corsa per un posto tra i «facilitatori» del Team del Futuro dei Cinque Stelle, ma bocciata dai vertici. Così, mentre gli studenti si godevano le vacanze insieme agli amici e alle loro famiglie, il personale ha continuato a protestare perché non riceveva gli stipendi da due mesi, precisamente da ottobre. Attualmente, sono stati saldati i conti solo con i professori associati e ordinari. Gli altri dipendenti, che sono circa un centinaio, sono ancora a bocca asciutta. E non è chiaro il quadro per quanto riguarda i docenti a contratto.

E il 20 dicembre gli auguri sono arrivati direttamente dal presidente e fondatore della Link Campus Vincenzo Scotti, ex ministro democristiano soprannominato «Tarzan» per la sua capacità di destreggiarsi tra le correnti della Balena Bianca. Scotti ha parlato della «difficoltà» delle famiglie dei dipendenti dell'università e ha confermato che la Link, anche per il 2018, ha diritto ai contributi pubblici per le università legalmente riconosciute. Importo che, ha garantito Scotti, sarà utilizzato per pagare i docenti e il personale. Ma resta l'incognita per il 2019 e il fondatore ha ammesso che i problemi finanziari sono «un pezzo del difficile cammino». Sulle casse dell'università pesano anche i costi di mantenimento della sede di Casale San Pio V, a Roma, pregiato edifico cinquecentesco già dimora estiva dei papi.

La piccola ma trasversale Link Campus è al centro delle cronache da mesi. Non solo per la vicinanza al M5s. Nell'ateneo era stato invitato a tenere un corso il misterioso professore maltese Joseph Mifsud, ora introvabile, finito al centro del Russiagate. E si è fatto un gran parlare dei rapporti dell'università di Scotti con i grillini. Il viceministro degli Esteri Emanuela Del Re ha insegnato alla Link nel Master «Innovation and Technology. Innovation and Finance». C'è l'ex ministro Trenta, che ha avuto diverse esperienze professionali nell'ateneo e Paola Giannetakis, professore straordinario di Diritto penale, candidata dal Movimento alle ultime elezioni politiche in un collegio uninominale a Perugia e scelta da Di Maio come ministro degli Interni in un ipotetico governo monocolore pentastellato. Ma nella squadra dei docenti figurano personalità di diversa estrazione politica, come Massimo D'Alema, Franco Frattini e Giulio Tremonti.

DDS

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