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I traditori portano iella

Big bang nel centrodestra. Salvini scala il centrodestra: "Porte aperte agli azzurri"

I traditori portano iella

Matteo Salvini commette il più classico dei falli di reazione e, indispettito per il mancato appoggio di Forza Italia a Foa presidente della Rai, annuncia di voler svuotare il partito di Berlusconi. «Se le cose stanno così - ha detto in sintesi - aprirò le porte della Lega ai tanti parlamentari e amministratori azzurri che mi stanno chiedendo di cambiare casacca e venire con noi». Ci piacerebbe sapere nomi e cognomi di questi aspiranti traditori, ma dubito che Salvini, uomo solitamente chiaro e diretto, li faccia. Il che rende la cosa più che un annuncio un avviso mafiosetto, a metà tra la minaccia e il ricatto.

Ci spiace che Matteo Salvini, ottimo ministro dell'Interno ed eccellente leader della Lega, scateni una guerra sporca, non convenzionale, dentro la coalizione che lo ha portato al successo e a cui deve molto. E sono stupito che proprio lui imbocchi la strada dei voltagabbana dopo essere stato paladino, nel recente passato, di una martellante campagna politica e mediatica contro i cambi di casacca che tradiscono la volontà popolare. Si era spinto, pochi mesi fa, a proporre una modifica alla Costituzione per introdurre l'obbligo di mandato per i parlamentari, pena la decadenza «perché questo mercato di deputati e senatori è uno schifo e deve finire una volta per tutte».

Evidentemente ha cambiato idea, come un Alfano qualsiasi, e del resto a stare con gli zoppi (i Cinquestelle) si impara a zoppicare. Mi permetto comunque due consigli, ovviamente non richiesti. Il primo: stia attento ministro, chi tradisce una volta tradirà sempre, al momento buono anche lei (chi oggi bussa alla sua porta non è per stima o slancio ideale, vuole unicamente sedersi al suo ricco banchetto accontentandosi anche solo degli avanzi). Il secondo consiglio, detto terra a terra, è che imbarcare i traditori porta sfiga. Si ricordi che Enrico Letta, con Alfano e soci, è durato pochi mesi e che Renzi con Alfano e Verdini non è andato molto più lontano (ora entrambi osservano la partita dalla tribuna).

In quanto ai presunti traditori azzurri mi vien da dire: pensateci bene. Non per una questione morale, requisito che evidentemente non hanno. Lo dico nel loro interesse, perché la storia insegna: il nemico accoglie sempre a braccia aperte, usa e poi sputa l'intruso senza alcun riguardo. I giardinetti sono pieni di parlamentari a spasso dopo aver cambiato il partito con il quale erano stati eletti.

Io mi auguro, per la stima che ho di lui, che quello di Salvini sia un momento di amnesia della sua storia e dei suoi principi dovuto a caldo e stress. Perché se invece voleva davvero fare paura usando lo stile rozzo e violento di Matteo Renzi, per quello che mi risulta, ha ottenuto l'effetto opposto.

Giustamente.

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