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Immigrati, la Lega sfida Alfano: "Pronti a bloccare le prefetture"

Oltre 5mila immigrati trasferiti al Nord. Il prefetto di Milano s'inginocchia ad Alfano. Ma Salvini: "Blocchiamo le prefetture"

Immigrati, la Lega sfida Alfano: "Pronti a bloccare le prefetture"

Milano sarà il campo di battaglia dello scontro tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano e i governatori del Nord. Il Viminale ha già acceso i motori ai pullman che porteranno i primi 5mila clandestini in Lombardia e Veneto. Dalla sua ha l'appoggio del prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca che ha subito aperto le porte della città. "I centri di accoglienza sono abbastanza pieni - ha detto - ma siamo sempre pronti a fare la nostra parte in termini di solidarietà". Un affronto ai milanesi e, più in generale, a tutti i cittadini del Nord che non ha lasciato indifferente Matteo Salvini. Che, a sua volta, ha minacciato: "Come Lega siamo pronti a bloccare le prefetture e a presidiare tutte quelle strutture che a spese degli italiani qualcuno vuole mettere a disposizione di migliaia di immigrati clandestini".

"Chiediamo un’equa distribuzione dei migranti in Italia, così come in Europa - tuona Alfano - è un atteggiamento insopportabile di odio verso il sud dire ad alcune regioni ’sbrigatevela da soli'". Ma, aldilà dei numeri che il ministro dell'Interno va in giro a sbandierare, la Regione Lombardia è la terza per accoglienza di immigrati. Sul territorio amministrato da Roberto Maroni, infatti, ci sono già 6.599 extracomunitari, il 9% dell'interno Paese. Ci sono più solo due Regioni che stanno messe peggio: la Sicilia, che ne "ospita" 16.010 (il 22%), e il Lazio, dove ce ne sono 8.611 (12%). Il tanto vessato Sud, invece, ha percentuali risibili: in Calabria siamo al 6% (4.770 immigrati), in Puglia il 7% (5.521 immigrati), in Campania l'8% (5.585 immigrati)e in Basilicata l'1% (990 immigrati). Al Nord, invece, il governo ha graziato tutte le Regioni rosse. La Toscana, per esempio, ospita solo 3.170 profughi, cioè il 4% del totale. L'Emilia Romagna si sforza un pochino di più accogliendone 4.003, ovvero il 5%. E il Friuli Venezia Giulia di Debora Serracchiani, che oggi bacchettava Maroni dalle colonne del Corriere della Sera, ne ha solo 2.054, cioè il 3%. A fronte di questi numeri Maroni ha calato il due di picche ad Alfano, che chiedeva nuovi sforzi ai lombardi, e ha chiuso le porte della Regione.

Contro la Lega Nord si sono schierati i prefetti, gli uomini di Alfano sul territorio. Il primo ad alzare i toni è il prefetto Morcone, capo dipartimento per l’integrazione: "Le parole di Maroni e Zaia sono collocate un poco più in là dell’azzardo, tenuto conto che sono parole che minano il senso unitario della comunità nazionale, sfregiano la solidarietà civile che non conosce confini geografici e fa giudicare alcune proposizioni non se sono vere o false ma, spesso, prive di significato. Maronie Zaia hanno torto". Subito dopo si accoda il prefetto di Milano. "Attendiamo le direttive e gli invii che il governo effettuerà e risponderemo secondo i criteri generali", assicura Tronca ammettendo , tuttavia, che a Milano "i centri di accoglienza sono abbastanza pieni".

Eppure, continua, "siamo sempre pronti a fare la nostra parte in termini di solidarietà".

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