Cronache

Incendio in un palazzo abitato da stranieri: 2 morti e 38 intossicati

Il sospetto è che le cantine fossero occupate Trovate coperte, sacchi a pelo e pneumatici

Incendio in un palazzo abitato da stranieri: 2 morti e 38 intossicati

Fiamme e un muro di fumo. Due persone sono morte in un rogo che si è sviluppato domenica sera, intorno alle 23.50, in via Turri, al civico 33 di una palazzina di quattro piani, nel quartiere della stazione vecchia di Reggio Emilia. Trentotto, invece, sono gli intossicati, di cui 23 adulti e 15 bambini, di cui due in condizioni serie.

L'incendio è stato segnalato al secondo piano, ma sembrerebbe essere partito dalle cantine, che secondo la testimonianza di abitanti della zona non di rado venivano occupate. A perdere la vita, Mhamed Bahik, di 57 anni e Malika Outach di 55, che da anni risiedevano al secondo piano insieme a due dei loro tre figli. A ucciderli il fumo che si è spigionato durante il rogo, reso più denso da alcuni pneumatici ritrovati negli scantinati, dove i vigili del fuoco rinvenuto coperte e sacchi a pelo bruciati. Nella palazzina di quattro piani vivevano quasi esclusivamente stranieri, che si dividevano quella ventina di appartamenti. In passato i comitati di quartiere avevano segnalato la costante presenza di spacciatori davanti a quel palazzo e avevano chiesto di installare telecamere. Domenica notte molte famiglie si sono salvate solo mettendo stracci bagnati davanti alla bocca. Le due vittime, invece, non sono state così fortunate. Erano arrivati sei anni fa, lui faceva l'operaio, lei si occupava della casa. Li conosceva molto bene Abdelkrim Ourkziz, responsabile del centro islamico di via Gioia. «La donna è stata da me una settimana fa, voleva informazioni per un viaggio alla Mecca che stavano progettando con il marito: erano una bella famiglia, molto seria».

Il consolato marocchino a Bologna si è già mosso per provvedere a tutte le spese per il trasferimento delle salme in Marocco. Il sospetto è che due sere fa gli scantinati della palazzina fossero tutt'altro che vuoti. Ma il sindaco Luca Vecchi non conferma. «Per quanto attiene a presunte presenze abusive nelle cantine - dice - non sono state trovate persone intossicate o decedute. Quindi non ci sono elementi per dire che ci fosse un abuso di occupazione in quel luogo. Nei mesi scorsi, anche in virtù della preoccupazione diffusa sullo stato delle cantine, abbiano sollecitato i controlli dei civici dal 33 al 47, fra ottobre e novembre, da cui non erano emerse situazioni particolarmente critiche e gravi».

Dei feriti quattro hanno avuto necessità di camera iperbarica. Grave ma in miglioramento una bambina di 3 anni, che è stata trasportata in elisoccorso all'Ospedale Niguarda di Milano, in rianimazione pediatrica. Stesso trattamento per un'altra piccola di 5 anni è dopo stata trasferita in pediatria al Santa Maria Nuova.

Giovedì sera il comitato residenti «Emilia Sicura» ha organizzato una fiaccolata, con il ritrovo in piazza Domenica Secchi per richiamare l'attenzione dell'amministrazione in tema sicurezza e esprimere cordoglio alla famiglia delle due vittime.

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