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Inchiesta su appalti e petrolio: magistrati a Roma per sentire la Boschi

I pm di Potenza a Roma per ascoltare il ministro per le Riforme. Il faccia a faccia dura un'ora e mezza. Presto sarà ascoltata anche la Guidi

Inchiesta su appalti e petrolio: magistrati a Roma per sentire la Boschi

I magistrati di Potenza che indagano sull'impianto di Tempa Rossa sono arrivati a Roma. Hanno ascoltato Maria Elena Boschi per sapere se fosse a conoscenza del fatto che il ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi era fidanzata con l'imprenditore petrolifero Gianluca Gemelli. Un particolare non di poco conto dal momento che è stata lei a inserire nella legge di Stabilità l'emendamento necessario a far procedere i lavori a Corleto Perticara, dove la Total sta costruendo il secondo centro oli lucano per sfruttare 50 mila barili di petrolio all'anno dal 2017. All'emendamento era molto interessato Gemelli che, infatti, appena la compagna gli confermò che sarebbe stato inserito, telefonò al dirigente di una società petrolifera.

La settimana appena iniziata sarà per i pm di Potenza molto importante per il futuro dell'inchiesta che ha portato giovedì scorso sei persone agli arresti domiciliari con due ordinanze del gip e all'iscrizione di 60 persone nel registro degli indagati. Gli interrogatori di garanzia e l'agenda dei pubblici ministeri sono collegati: prima cominceranno quelli degli arrestati, ma l'attenzione generale è già concentrata sull'interrogatorio dei ministri Guidi e Boschi. Da Potenza sono arrivati i magistrati Luigi Gay, Francesco Basentini e Laura Triasse che, entrati da un ingresso secondario di un ufficio decentrato di Palazzo Chigi per evitare l'assedio di cronisti a fotografi, hanno fatto visita al ministro per i Rapporti con il Parlamento. L'hanno sentita come persona informata sui fatti, in relazione appunto all'emendamento inserito nella legge di Stabilità. Le hanno, quindi, chiesto se fosse a conoscenza del fatto che la Guidi era fidanzata con Gemelli e se sapesse della convenienza che questi avrebbe avuto dallo sbloccamento dell'operazione "Tempa Rossa" della Total. Le hanno, poi, chiesto per quale motivo la Boschi fosse convinta della necessità dell'emendamento e se fosse stato sollecitato dalla Guidi.

Il faccia a faccia è durato un'ora e mezza. "L'incontro - ha detto il procuratore Luigi Gai - era necessario".

Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, non è stata invece ancora calendarizzata l'audizione della Guidi, che di quell'emendamento parlò in una telefonata con il suo compagno.

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