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"Incita al jihad": espulso un egiziano. È l'imam che aggredì la Santanchè

Aboualy era in Italia dal 2005. Aveva legami con Game, il libico dell'attentato a Milano del 2009, e un orientamento ultraradicale

"Incita al jihad": espulso un egiziano. È l'imam che aggredì la Santanchè

Milano - È stato espulso ieri dal governo l'imam radicale che aveva aggredito Daniela Santanchè, oggi esponente di punta di Fratelli d'Italia.

Il ministro non si è lasciato scappare l'occasione di annunciare sui social network il provvedimento, che porta a 329 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015 ad oggi (92 nel 2018). «Firmata adesso l'espulsione di un imam che incitava al terrorismo islamico in Italia: a casa!», ha scritto Matteo Salvini ieri pomeriggio, dando notizia della nuova espulsione decisa per tutelare la sicurezza dello Stato. Dal ministero poi, sono trapelati altri dettagli. L'imam espulso è Ahmed Elbadry Elbasiouny Aboualy, un egiziano classe 1982, in Italia dal 2005, domiciliato a Milano e titolare di un permesso di soggiorno rilasciato dalla questura per motivi di lavoro subordinato. Secondo gli investigatori, l'egiziano avrebbe evidenziato un orientamento religioso ultraradicale, verificato nei file dei suoi apparecchi elettronici e poi emerso anche in alcuni luoghi di culto islamico dove aveva funzioni di imam.

Da fonti ministeriali, quindi, è emerso che Aboualy aveva intrattenuto legami con alcuni soggetti pericolosi, primo fra tutti Mohamed Game, il libico che nel 2009 è stato autore dell'attentato contro la caserma Santa Barbara di Milano. Aboualy, inoltre, sarebbe l'uomo che sempre nel 2009 aveva aggredito Daniela Santanchè durante un evento in via Procaccini, sempre a Milano, pochi mesi prima dell'attentato contro l'esercito di piazzale Perrucchetti. Quella domenica mattina di fine settembre la allora leader del Movimento per l'Italia, destinata di lì a poco a diventare sottosegretario, stava manifestando - come annunciato - a favore della libertà delle donne musulmane e contro il burqa, e lo stava facendo davanti a quel teatro Ciak che un centro islamico cittadino aveva scelto per celebrare l'ultima preghiera del Ramadan, la festa di Id Al Fitr. La ex deputata di An si avvicinava alle donne integralmente velate, chiedendo agli agenti di identificarle. Questa manifestazione era evidentemente poco gradita ad alcuni militanti islamici riuniti nel piazzale e una decina di loro reagì. Ne scaturì un parapiglia con spintoni, insulti e minacce («Questa la paghi»). E la ex deputata di An accusò un colpo al torace - fatto confermato sul posto da un ispettore capo della polizia - riportando una contusione e una contrattura con prognosi di 20 giorni. L'Istituto culturale islamico di viale Jenner denunciò Santanchè per «turbativa di funzione religiosa autorizzata».

Ma il Giornale, a metà ottobre di quel 2010, pubblicò un fermo immagine televisivo che quel giorno ritraeva fra i partecipanti al Ramadan di via Procaccini proprio lo stesso Mohamed Game - che di lì a poche settimane avrebbe condotto l'attacco alla Perrucchetti.

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