Referendum indipendenza in Catalogna

Gli industriali: ora basta o sarà la rovina

L'incontro con Puigdemont: la gente è nel panico, poi verranno i mercati

Gli industriali: ora basta o sarà la rovina

Una disperata corsa contro il tempo. Una missione quasi segreta da concludersi prima di lunedì, quando i mercati saranno aperti e verranno i guai. Per questo Juan Jose Brugera, presidente del Circulo de Economia, che raccoglie attorno a se la borghesia catalana, imprenditori e grandi gruppi bancari, ha insistito tanto per ottenere un incontro con Carles Puigdemont, il presidente della Generalitat. Un incontro avvenuto sabato a mezzogiorno, lontano dai riflettori e da occhi indiscreti. Un estremo tentativo di far ragionare il presidente, di fargli capire che con questa pazza storia dell'indipendenza ci sarebbero solo guai grossi e aziende e banche che se andrebbero in tutta fretta. E allora sì che sarebbe un gran problema perchè la regione è da sempre abituata alla ricchezza, all'imprenditorialità, al rischio che ripaga, all'occupazione dei cittadini. Ma senza l'unità con la madre patria tutto questo finirebbe in un grande pasticcio. Dalle ricadute inimmaginabili. Non ha usato mezzi termini Brugera per far capire il concetto: «Una bomba per l'economia catalana». Un avvertimento che suona come un disperato, ultimo tentativo di dissuadere chi ha voluto trascinare la regione in un vicolo cieco, riaccendendo i peggiori sentimenti nazionalistici, sepolti dagli anni di Franco e riaccesi nella polveriera moderna del separatismo. Oggi, dopo un referendum strappato, e un clima da guerra civile, viene fuori che Puigdemont ha fatto un errore banale ma tragico: e cioè quello di aver fatto i conti senza l'oste, le banche appunto e le varie aziende industriali. La benzina per il motore Catalogna. Brugera ha cercato di salvarlo in extremis, «una dichiarazione d'indipendenza darebbe la stura a una fuga massiccia delle aziende dalla regione e sarebbe sanzionata pesantemente dai mercati finanziari. Così come hanno già dimostrato gli stessi cittadini. «Aggrediti dal panico- ha spiegato Brugera- sono andati a ritirare i soldi, cambiare i conti o spostarli mostrando che pensano possibile la dichiarazione di indipendenza e hanno preceduto analisti ed investitori, mettendo sul tavolo le conseguenze. Ma dopo verranno i mercati». L'obiettivo di Brugera era convincere Puigdemont a rinunciare subito alla dichiarazione d'indipendenza e annunciarlo pubblicamente prima della ripresa delle attività economiche lunedì.

Per ora ha fallito.

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