Cronache

Influenza, è allerta Un milione di italiani già bloccati a letto

I sintomi arrivano all'improvviso: dolori articolari, mal di testa, tosse, febbre, generalmente molto alta e debolezza

Influenza, è allerta Un milione di italiani già bloccati a letto

I sintomi arrivano all'improvviso: dolori articolari, mal di testa, tosse, febbre, generalmente molto alta e debolezza. Anche quest'anno l'influenza ha colpito in particolare proprio durante le feste, tra Natale e Capodanno, e in migliaia hanno trascorso le vacanze bloccati a letto dal virus stagionale. Sono quasi un milione e mezzo gli italiani contagiati ed il picco della diffusione non è ancora stato raggiunto anche se è previsto nel mese di gennaio.

L'epidemiologo Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, spiega che anche se ci troviamo «in zona Cesarini» può ancora valere la pena vaccinarsi. «Occorrono un paio di settimane affinché il vaccino diventi protettivo e se si ha già il virus in incubazione non c'è niente da fare-spiega l'esperto- Ma visto che il picco non è ancora stato raggiunto comunque chi si vaccina potrebbe ancora fare in tempo ad evitare il contagio».

Rezza ricorda che comunque l'influenza non è un banale malessere e che può sempre comportare complicanze rischiose soprattutto nei malati cronici, ad esempio i diabetici, negli anziani, nelle donne in gravidanza e comunque nei soggetti più deboli. «Inutile prendere gli antibiotici- avverte Rezza- Si tratta di una patologia di origine virale dunque l'antibiotico è inefficace. A meno che non insorgano complicanze che lo richiedano ma in ogni caso deve essere un medico a prescriverlo, valutando se sia davvero necessario».

Spesso, soprattutto nel caso che a star male sia un bambino, i genitori spaventati dalla febbre alta corrono al Pronto Soccorso che in questa stagione rischia di intasarsi inutilmente. «L'accesso al Pronto soccorso può essere giustificato se ci si trova di fronte ad un soggetto a rischio, un cardiopatico ad esempio -prosegue Rezza- In caso di gravi difficoltà respiratorie o quando insorgono problemi cardiocircolatori può diventare necessario il ricovero ma è bene che sia sempre il medico di famiglia a valutare prima il caso».

L'abitudine alla vaccinazione antinfluenzale resta comunque molto circoscritta nel nostro paese.

In generale si attesta intorno al 15 per cento, sale di qualche punto tra gli over 65.

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