Cronache

Iniziano i saldi: in fila sei italiani su dieci

Gli uomini spenderanno più delle donne. Online il 15% degli acquisti: è boom

Iniziano i saldi: in fila sei italiani su dieci

Roma - Scatta la maratona dei saldi invernali, che prendono il via oggi in quasi tutte le Regioni d'Italia e dureranno circa due mesi. In Basilicata ed in Valle d'Aosta la stagione degli sconti è cominciata in anticipo, rispettivamente il 2 e il 3 gennaio, mentre la Sicilia farà scattare i prezzi al ribasso nel giorno dell'Epifania. Con i saldi invernali, ritorna il balletto di cifre tra le associazioni di consumatori e imprese. Un primo, parziale, bilancio della stagione di saldi, che gli italiani si preparano ad affrontare, lo fornisce Confcommercio Imprese per l'Italia, registrando un aumento rispetto al 2017 degli acquisti. In base ai dati, che emergono da un'indagine realizzata dalla confederazione guidata da Carlo Sangalli con Format Research, cresce la percentuale di italiani che acquisteranno ai saldi invernali 2018 (61,4% contro i 58,5% del2017).

Sei italiani su dieci, dunque, approfitteranno degli sconti per completare il guardaroba. Stima contestata dai consumatori per cui «le spese riguarderanno solo 4 italiani su 10». Confcommercio passa ai raggi X anche la platea che beneficerà della stagione di saldi. Secondo l'indagine, «compreranno più le donne che gli uomini (il 67,9% contro il 55,4%), ma questi ultimi, soprattutto nel Nord Est, spenderanno leggermente di più, oltre 200 euro. Gli uomini preferiranno recarsi nei negozi di fiducia/abituali al contrario delle donne che hanno intenzione di cercare il prezzo «più conveniente» presso altri negozi. Alta anche la percentuale degli acquisti online (15%), canale preferito soprattutto nelle regioni del Nord Italia.

Gli italiani acquisteranno in saldo prevalentemente capi di abbigliamento (per il 93,7% contro il 92,1% del 2017), calzature (per il 77,1% contro il 79,2% dello scorso anno), accessori (sciarpe e guanti) per il 35,1% (erano il 32,1% nella previsione del 2017) e biancheria intima (29,0% contro il 27,4% dello scorso anno).

Per evitare la truffa basterà seguire il vademecum diffuso da Adiconsum che suggerisce di verificare che sull'oggetto in saldo ci sia riportato il prezzo d'origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale; diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati. Ma soprattutto affidarsi a negozi già conosciuti per comprare la merce in saldo mentre sconti superiori al 50-60% nascondono spesso merce non proprio nuova. Se gli italiani sono alla ricerca dell'affare, il Codacons punta il dito contro i prezzi al ribasso: «I saldi di fine stagione sono oramai obsoleti e superati, non incontrano più l'interesse dei consumatori e, pertanto, vanno aboliti per legge. Ancora una volta - spiega l'associazione - le vendite durante i saldi faranno registrare una contrazione.

Le famiglie non prevedono di effettuare grandi acquisti durante gli sconti né dedicheranno significativi budget di spesa ai saldi, al punto che solo il 40% degli italiani conta di approfittare delle vendite di fine stagione per fare qualche acquisto nei negozi».

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