Politica

Un inno alle persone che cadono ma sanno rialzarsi

A veva creato un sito di incontri che immediatamente aveva attecchito nel mare magnum delle offerte web. Evidentemente l'idea era superiore alle innumerevoli altre in circolazione. Inoltre, per questa attività, aveva scovato un nome che, per chi conosce l'inglese soprattutto, suonava nuovo e forte. Breve, dunque memorabile. Poi, una serie di litigi, soprusi, quelle tipiche vicende del mondo del lavoro a cavallo tra caratterialità e differenze di sesso, nonché di vedute, l'avevano portata a lasciare, scappare, immergersi in contrasti legali, scontrarsi con coloro che prima erano soci e amici, sparire.

Passato del tempo aveva nuovamente avuto voglia di tornare e di tornare nel medesimo campo: in fondo era lei che aveva avuto il primato, era lei che aveva avuto successo, che aveva inventato quel modo così contemporaneo di cercarsi tra sconosciuti, ed era dunque solo lei che poteva sfidare quella che era stata la sua prima creatura. Le serviva solo una idea in più, una diversificazione che sarebbe stato il timbro della rivincita e del sorpasso.

La immaginiamo, questa donna, mentre pensa alla «sua» necessaria novità non più preda della rabbia e del rancore ma solo concentrata sulla nuova idea che, ancora prima di nascere, aveva un obiettivo ovvio: raggiungere e superare il concorrente che, nel proprio Dna, curiosamente portava anche i suoi di cromosomi. Una sorta di lotta in famiglia che avviene persino dopo un disconoscimento: le origini sono origini, il sangue è sangue. Anche se fratricida.

La vediamo, di notte, col sorriso sardonico sulle labbra, in piena solitudine, mentre pensa ed emula Archimede nel momento in cui arriva l'idea e, tra sé e sé, urla senza profferire parola: «Eureka». Perché sì, c'è sempre un momento clou che coincide col riscatto e la rinascita, che coincide con l'idea unica e primigenia, con il prototipo, esiste il magico momento in cui una idea può fare la differenza nella vita.

Per lei la differenza sarebbe stata questa: nel sito di incontri che aveva ridisegnato per tornare nella arena, lo ius di decidere se accettare o meno l'avance, l'appuntamento, la richiesta di attenzione, lo avrebbe avuto esclusivamente la donna. Una rivoluzione che non solo avrebbe posto la donna al centro della decisione ma allo stesso tempo avrebbe sicuramente diminuito le opportunità di malintesi, cattiverie, di nuovi soprusi. Un ribaltamento che il mercato avrebbe capito benissimo.

In sostanza l'esperienza negativa non solo l'aveva forgiata e non abbattuta; l'uomo, o gli uomini che l'avevano estromessa dalla sua stessa idea non avrebbero potuto immaginare che in campo sarebbe sceso un contendente agguerritissimo che, assegnando de facto la prima mossa al genere femminile, non solo ribaltava il gioco ma anche, figurativamente, forniva istruzioni per il cambiamento di modalità anche nella vita «reale».

Ora nel campo dei siti di incontri agiscono due rivali che non solo sono parto della stessa mente ma recano nella loro storia il bene e il male insiti in quasi tutti gli incontri.

Mi piace oggi portare questo esempio perché mi appassionano le persone che si reinventano continuamente; che davanti ad una caduta ripartono meglio di prima e che persino davanti alla perdita di un bene così personale e vissuto come può essere una azienda che nasce dal nulla e poi cresce, non si abbattono e continuano a pensare che il tempo per tornare è sempre domani.

Commenti