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Inps, Boeri sotto assedio

La linea "politicizzata" del presidente non piacerebbe a dirigenti e dipendenti. E adesso è scontro dentro l'Istituto

Inps, Boeri sotto assedio

La posizione di Tito Boeri alla guida dell'Inps è sempre più in bilico. Il presidente dell'Istituto di previdenza sociale ha un mandato che scade il prossimo febbraio. Ma a quanto pare ben prima della scadenza della sua "reggenza" alla guida dell'Istituto deve fare i conti con la rivlta della base dei dipendenti Inps che lo accuserebbero, secondo quanto riporta la Verità, di avere troppi poteri. Poteri, quelli di Boeri, che verrebbero usati per mandare messaggi politici e attacchi contro l'esecutivo. I diriginte di prima e seconda fascia dell'Istituto avrebbero mansioni ridotte e Boeri prenderebbe tutte le sue decisioni consultandosi soltanto con cinque dirigenti molto vicini a lui stesso.

Le tensioni tutte interne all'Inps sarebbero poi sfociate in una sfogo da parte dei dirigenti di prima fascia nel corso di una teleconferenza. In sostanza i dirigenti avrebbero ricordato a Boeri le sue prerogative tecniche sottolineando "un certo disagio" per le dichiarazioni di natura politica da parte del presidente Insp. Anche i sindacati sono sul piede di guerra e chiedono ad esempio la valorizzazione di alcuni dipendenti: "Abbiamo unitariamente rimarcato che non si sta discutendo di concorso esterno, ma di consentire ai lavoratori dell’Istituto di poter mettere a frutto le competenze acquisite in anni di lavoro - nel pieno rispetto del principio della selettività: per questo, una simile inaspettata rigidità da parte dell’Amministrazione ci appare del tutto incomprensibile e inaccettabile". A questo va aggiunto anche l'allarme lanciato dal presidente del Comitato di indirizzo e vigilianza, Guglielmo Loy, sull'introduzione di "innovazioni" come ad esempio la quota 100 o il reddito di cittadinanza: "Carissimi, riteniamo importante ed urgente segnalarvi come vi sia grande preoccupazione, soprattutto nelle sedi territoriali Inps, per gli effetti di possibili, se non probabili innovazioni", si legge in un messaggio. Poi Loy avanza dubbi sulle "apacità dell’Istituto di dare celeri e corrette risposte agli utenti".

Insomma Boeri pare sempre più accerchiato. La sua presidenza Inps è sulla via del tramonto?

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