Cronache

Insetti che pungono? Ecco perché non tutti devono farci paura

Ci sono specie che si «fingono» vespe ma sono innocue E altre pericolose. Tra cui alcune famiglie "immigrate"

Insetti che pungono? Ecco perché non tutti devono farci paura

Api, vespe, calabroni, fuchi, bombi, tutti insetti appartenenti agli imenotteri e tutti, come suol dirsi, in gergo tecnico, aculeati, ovvero provvisti di pungiglione. Non tutti, però, pericolosi allo stesso modo, anzi alcuni di questi sono noti per la loro aggressività, mentre altri, di dimensioni anche maggiori, quasi innocui.

Più o meno, ognuno di noi sa che gli insetti gialli e neri che ronzano vicino al cestino della frutta possono pungere causando un modesto gonfiore oppure, per chi ha sviluppato un'allergia nei loro confronti, uno shock anafilattico con vari gradi di gravità, fino a mettere in pericolo la vita stessa.

L'ape, protetta per legge perché utilissima in agricoltura, è poco pericolosa, se non disturbata, mentre la vespa è un po' più «tignosa». La prima si riconosce perché è più tozza della seconda, che ha il corpo diviso in due e la «vita» più sottile, mentre il calabrone è facilmente riconoscibile per il colore rosso dell'anteriore, si irrita facilmente e punge talvolta anche se non disturbato. Non bastavano i nostri bravi imenotteri: dobbiamo fare i conti anche con quelli «immigrati» dai paesi dell'oriente, come il calabrone del castagno, proveniente dalla Cina che, oltre a pungere, ha provocato notevoli danni alla pianta, soprattutto in Piemonte. C'è un altro calabrone asiatico, molto aggressivo per l'uomo, per ora confinato nel sud della Francia, ma pronto a varcare la barriera delle Alpi.

Attenzione, poi, quando si va per boschi ai nidi o favi formati da centinaia o migliaia di soggetti, che si possono trovare anche sotto il classico tavolino del balcone. È un attimo, mentre ci si riposa da una faticosa ricerca di porcini, mettere una mano su una di queste «dimore» e, in tal caso, la situazione può diventare estremamente pericolosa, perché a quel punto a pungere sono più soggetti con effetti spesso drammatici anche su persone che non sono allergiche.

Altra precauzione che si dovrebbe insegnare ai bambini a scuola (mentre invece viene di norma ignorata) è quella relativa al come vestirsi e comportarsi quando si va a fare una scampagnata. Gli insetti aculeati sono tutti attratti dai fiori. Chiaro che se mettiamo al bambino una bella camicetta gialla o un pullover rosso, lo tramutiamo subito in un girasole o un papavero, agli occhi di un'ape, che si dimostrerà molto interessata a un «incontro ravvicinato del terzo tipo». Dato che, in natura, i fiori non sono quasi mai grigi o marroni, questi sono i colori più indicati per evitare la curiosità di questi insetti.

Molto importante è imparare a riconoscere quelli del tutto innocui e a distinguerli da api e vespe, con cui si confondono spesso facilmente per la loro livrea. Sono mosche zebrate e multicolori o grosse farfalle, come la Sfinge del galio (Farfalla Colibrì) con una specie di proboscide che esce dalla bocca. Sono insetti che si mimetizzano da vespe e calabroni per difendersi dai predatori, uomo compreso.

Quindi il consiglio è uno e importante: investire dieci euro per acquistare un manualetto sugli insetti.

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