Politica

Insinna contrattacca «Striscia» e colpisce Greggio

Il presentatore via web accusa Ricci di vendicarsi solo per una questione di ascolti tv

Laura Rio

Quarta giornata di guerra tra Antonio Ricci, patron di Striscia la notizia e Flavio Insinna. Dopo giorni di attacchi del Tg satirico e dopo un tentativo di scuse postate su Facebook da parte del conduttore del programma dei pacchi, alla fine l'attore è sbottato ed è andato al contrattacco. L'altra notte si è cimentato in una lunga diretta via web. Capello scarmigliato, da scienziato pazzo, barba lunga e incolta, discorsi a tratti incomprensibili. Insomma, Ricci è riuscito nel suo intento: stuzzicare Insinna fino a riuscire a portarlo sull'orlo della crisi di nervi, per avallare ancora di più quello che ha fatto vedere nei fuori onda rubati durante le registrazioni di Affari tuoi. Insomma Ricci continua la sua lunga guerra per mostrare «il marcio» di Affari tuoi, che lui ha sempre accusato di «taroccare» i pacchi.

Comunque Insinna non è tipo che si ferma di fronte al potere del patron del tg satirico. Infatti, l'altra notte, dopo il lungo discorso al pubblico in cui si scusa ancora per gli sfoghi contro i concorrenti e le maestranze mostrati nei fuori onda, ha cercato di rendere la pariglia, spiegando i motivi per cui Striscia ce l'ha con lui, tra cui la guerra degli ascolti Auditel. E poi ecco la vendetta: ha postato un video che Striscia non ha mai mandato in onda e in cui si vede Valerio Staffelli che tenta di consegnare un tapiro all'attore medesimo, ma lui rifiuta ribattendo che il tapiro avrebbero dovuto darlo a Ezio Greggio, storico conduttore di Striscia, per i suoi problemi con il fisco. Insomma, il concetto è: chi non ha peccato scagli la prima pietra... Insinna fa riferimento all'inchiesta in cui è stato coinvolto Greggio per la questione della residenza fiscale a Montecarlo che si è chiusa con una transazione di 20 milioni di euro versata al Fisco italiano. Apriti cielo. Arrivato il giorno (perché Insinna si esprime solo di notte), l'entourage di Greggio si è affrettato a precisare che l'attore «non solo non ha mai evaso le imposte, sempre pagate in Italia fino all'ultimo centesimo, ma, chiariti i passati equivoci, intrattiene un rapporto corretto e trasparente con le istituzioni fiscali». Replica anche, in una nota, Striscia: «Arrampicandosi sugli specchi, Insinna ripesca la storia del Tapiro, da lui respinto nel 2013, già ampiamente chiarita nel maggio 2015. Il Gabibbo, infatti, era stato costretto ad acquistare mezza pagina dal Corriere della sera per spiegare al rosicone che il servizio sul Tapiro non era stato messo in onda perché lei pronunciava delle frasi che, a detta dei legali, le avrebbero attirato una denuncia penale. Denuncia che senz'altro arriverà dopo che ieri sera ha dato dell'evasore fiscale a Ezio Greggio».

La diatriba è destinata a continuare. Conoscendo le strategie di Ricci, prima di cominciare la battaglia contro Insinna, si è messo nel cassetto molto materiale da centellinare sera dopo sera. Del resto, viste le sfuriate e le umiliazioni a cui il conduttore ha sottoposto molte persone, non è difficile immaginare che qualcuno si sia voluto vendicare facendo uscire i video dalla Rai. A questo punto qualcuno dovrebbe cercare di tenere calmo Insinna.

Ma in questo momento di caos della tv pubblica, con le dimissioni del direttore generale, figuriamoci se si ha tempo di pensare a «salvare» Insinna.

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