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Insulti contro Mattarella: la polizia controlla il web

Dopo gli insulti sul web contro Sergio Mattarella, la polizia postale monitora il web e i social network. Possibili esposti alla magistratura

Insulti contro Mattarella: la polizia controlla il web

Dopo il "no" a Paolo Savona, la crisi istituzionale e l'incarico conferito a Carlo Cottarelli, su Mattarella si è abbattuto l'odio del web. Oltre alle polemiche politiche e allarichiesta di impeachment, avanzata da Fratelli d'Italia eCinque Stelle, infatti, online molti utenti si sono lasciati andare a ingiustificati insulti contro il capo dello Stato. Che si è visto anche augurare di "fare la fine" del fratello Piersanti.

E così la Polizia postale ha fatto sapere di essere impegnata in un'attività di monitoraggio della Rete. Gli agenti della postale stanno dunque controllando i principali social network, da Facebook a Twitter, proprio a seguito della pubblicazione di post offensivi e minacciosi contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La polizia fa sapere che, nel caso in cui venissero configurati reati perseguibili d'ufficio, allora gli agenti segnaleranno eventuali account e individuoi all'autorità giudiziaria che deciderà se aprire i procedimenti del caso.

A finire nel mirino sono state anche le dichiarazioni di Giorgia Meloni e Luigi Di Maio.

Angelo Bonelli, esponente dei Verdi, ha fatto sapere con una nota che intende chiedere "alla magistratura, tramite un esposto, di verificare se Di Maio e la Meloni, avendo accusato Mattarella di alto tradimento, abbiano commesso il reato di vilipendio nei confronti del Capo dello Stato".

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