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"Intercettati i cellulari in volo". A rischio pure l'aereo di Renzi

Ancora rivelazioni da Snowden: "Stati Uniti e Regno Unito intercettano i cellulari usati in volo". A rischio anche l'aereo del governo italiano

"Intercettati i cellulari in volo". A rischio pure l'aereo di Renzi

C'è un nuovo "terreno di spionaggio" che risulta inesplorato: l'intercettazione dei dati che si ricavano dalle comunicazioni dei passeggeri sugli aerei di linea. Il quotidiano francese Le Monde, che titola I passeggeri di Air France ascoltati dalle spie americane e britanniche, estrae la notizia (definita "una pepita") dalla "miniera" dell'ex collaboratore dell'Agenzia di sicurezza statunitense Nsa, Edward Snowden. E subito rimbalza su Palazzo Chigi. Perché tra le telefonate intercettate nel 2011 ci sono anche varie chiamate effettuate sui voli Milano-Doha della Qatar Airways e New York-Denver della Etihad. Dalla compagnia degli Emirati, che ha rilevato Alitalia, Matteo Renzi ha infatti preso in leasing l'Airbus presidenziale.

La Nsa e il suo omologo inglese "possono captare tutti i dati, ivi compresi i codici segreti, delle comunicazioni dei passeggeri della maggioranza delle grandi compagnie aeree. Tra cui l'Air France". Ma naturalmente non solo questa. La raccolta di dati, riferisce Le Monde citando i documenti inediti Snowden relativi alla materia, avviene pressoché in tempo reale: "Per spiare un telefono basta che sia a un'altitudine di crociera di 10mila piedi". "Quando il segnale transista per il satellite, la tecnica di intercettazione si fa attraverso stazioni segrete di antenne a terra. Il solo fatto che il telefono sia acceso è sufficiente a localizzarlo, l'intercettazione può allora essere incrociata con il registro delle liste dei passeggeri e il numero degli aerei, per dare un nome all'utilizzatore dello smartphone. Il Gchq (Government Communications Headquarters, l'equivalente britannico della Nsa) può anche, a distanza, disturbare il funzionamento di un telefono in modo che il suo utilizzatore sia costretto a riavviarlo con il codice: i servizi britannici intercettano in un colpo solo gli accessi".

Gchq e Nsa hanno dato un nome suggestivo a questo tipo di spionaggio: rispettivamente "Gazza ladra" e "Piccione viaggiatore". Le Monde, che ha esaminato parti della documentazione filtrata dagli archivi Snowden in collaborazione con The Intercept, giunge a una inquietante conclusione. Tra il 2005 e il 2013, la "sorveglianza" degli aerei commerciali in tutto il mondo rivela che "la compagnia Air France è stata da subito al centro dell'attenzione di questi due Paesi amici, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna". "L'obiettivo Air France compariva dal 2005 in un documento della Nsa, che stabilisce le linee di massima del progetto di 'tracciamento degli aerei civili nel mondo intero'". Si tratta di una memo di 13 pagine, che dettaglia le principali mosse di un programma il cui intento dichiarato è evitare "un nuovo 11 Settembre". "La Cia - si legge - valuta che i voli Air France e Air Mexico siano bersagli potenziali dei terroristi".

La Nsa, attraverso il suo servizio legale, precisa che "non c'è alcun problema giuridico" nel monitoraggio delle compagnie quando i loro aerei viaggiano all'estero e raccomanda la massima sorveglianza quando sorvolano lo spazio aereo americano. L'Air France, in particolare, è ritenuta un vettore di rischio per gli interessi e il territorio americano, tanto che la Nsa gira questa valutazione a una ventina di destinatari, incluse le autorità aeronautiche militari. L'Air France fece il primo test per l'uso degli smartphone in navigazione il 17 dicembre 2007, con il volo AF 1046 sulla tratta Parigi-Varsavia. "Abbiamo cominciato presto", ricorda a Le Monde la direzione dell'aviolinea, che oggi si appresta "a passare, come altre compagnie, direttamente al wi-fi a bordo".

"Non siamo i soli, evidentemente, a essere stati sorvegliati e non disponiamo di alcun elemento su tali pratiche", ha aggiunto Air France riguardo alle attività spionistiche angloamericane.

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