Politica

Ira animalista sulla Taverna neo sponsor di Telethon

Paolo Bracalini

Dopo la retromarcia sul deficit, quella sugli F-35, quella sulla Tap, quella sui vaccini, ecco la retromarcia sulla sperimentazione animale. Protagonista l'elegante senatrice Paola Taverna che ha approfittato dell'ospitalità della Rai, ormai prona ai grillini di governo, per promuovere la raccolta fondi di Telethon, ospite di RaiUno, con tanto di appello alla generosità dei cittadini all'ascolto. Peccato che i grillini, memori delle battaglie del M5s e della stessa Taverna contro vaccini e sperimentazione animale, non gliel'hanno perdonata. Al post della senatrice su Facebook in cui annuncia la sua performabnce televisiva segue una serie di commenti indignati per la nuova veste dell'ex no-Vax Taverna come paladina di Telethon, considerata una lobby poco trasparente dei poteri forti, e della ricerca scientifica. Qualche esempio: «Telethon uguale sperimentazione animale... animalisti Cinque stelle dove siete?», «Signora Taverna, spero si sia informata su chi e che cosa sia Telethon», «Dietro a Telethon ci sono i Rotschild e Soros, diffondete assolutamente», «Telethon finanzia esperimenti sugli animali, andrebbe boicottata per una questione di coerenza, la Taverna già si era attivata contro la sperimentazione ed ora non dovrebbe appoggiare chi la sperimentazione sostiene». E via così.

In effetti da Beppe Grillo ad esponenti di primo piano del M5s, come il parlamentare Paolo Bernini, il M5s è sempre stato contrario alla sperimentazione animale, alla vivisezione a fini scientifici («crudele, inutile e dannosa» sancì il blog) e in qualche caso ha avallato le campagne di boicottaggio di Telethon (lo ha fatto il deputato Bernini). E proprio la Taverna si era infervorata in Parlamento sul tema: «Se c'è ancora qualcuno in quest'Aula che crede che, se su un maiale si prova il farmaco X e si ottiene la soluzione Y, ciò si verificherà anche nell'uomo, forse si sente molto simile ai maiali. E questa convinzione posso anche comprenderla per alcuni, ma io mi sento molto umana». Un'altra volta se la prese con la senatrice Elena Cattaneo, scienziata, «e tutti i vivisettori per hobby». Ora, il cambio di registro, come già fatto sui vaccini: aveva detto che da bambina si vaccinava andando a trovare il cugino malato di morbillo, poi è stata riportata nei ranghi dai vertici M5s preoccupati della deriva complottista sulla salute e ha annunciato di aver fatto vaccinare suo figlio.

Piccoli sacrifici ampiamente ripagati dall'essere passata da impiegata di un ambulatorio di Torre Maura a vicepresidente del Senato.

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