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Ira M5S: "Non incontreremo Berlusconi"

I big del M5S attaccano Silvio Berlusconi per essere salito al Colle per consultazioni. Il senatore Morra: "Dimostra il suo disprezzo verso le istituzioni andando al Quirinale e ponendo Mattarella di fronte ad una scelta che per noi è già stata effettuata da Luigi Di Maio quando si è rifiutato di incontrarlo ad un tavolo"

Ira M5S: "Non incontreremo Berlusconi"

"Siamo consapevoli del fatto che dalle urne è uscito uno scenario politico inedito dove ha prevalso nettamente un voto basato sulla protesa, sul malcontento, sulla delusione. Ma non siamo disponibili a soluzioni di governo dove prevalgano l'invidia, l'odio sociale, il pauperismo, il giustizialismo". Così Silvio Berlusconi, al termine del colloquio col presidente Mattarella, pur senza nominarlo, ha chiuso ogni possibilità di accordo con il Movimento Cinque Stelle che, a sua volta, per bocca di Luigi Di Maio, ha posto il veto nei suoi confronti.

Un'affermazione che non ha scosso il mondo grillino impegnato piuttosto a contestare il fatto stesso che il leader di Forza Italia sia salito al Colle. Paola Taverna, neoeletta vicepresidente del Senato, ha tuonato su Facebook:"Bisogna distinguere la responsabilità penale da quella politica. È incredibile che personaggi come Berlusconi partecipino ancora a importanti scelte politiche nonostante le condanne e le sentenze che tutti conosciamo. È una questione che va contro letica e la morale". Sempre dallo stesso canale social gli ha fatto eco un altro senatore illustre, Nicola Morra secondo cui “Berlusconi dimostra il suo disprezzo verso le istituzioni andando al Quirinale e ponendo Mattarella di fronte ad una scelta che per noi è già stata effettuata da Luigi Di Maio quando si è rifiutato di incontrarlo ad un tavolo. Oltre che di interloquire con lui”. La deputata Patrizia Terzoni, infine, assicura:"Luigi Di Maio è stato molto chiaro: non incontreremo Berlusconi, e crediamo anche che sia inaccettabile che venga preso in considerazione in questo momento così delicato per la vita politica del paese.

Una persona con le sue condanne non dovrebbe in alcun modo avere voce in questo capitolo".

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