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Ires, la retromarcia di Di Maio: "La norma adesso va cambiata"

Il vicepremier annuncia il cambio di rotta del governo sulla tassa per il no-profit: "Cambio col primo provvedimento utile"

Ires, la retromarcia di Di Maio: "La norma adesso va cambiata"

Dopo le polemiche di questi giorni e la battaglia da parte delle opposizioni (Forza Italia in testa) per i rincari sull'Ires da parte del governo, il vicepremier Luigi Di Maio annuncia la marcia indietro del governo. In una nota il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro prende l'impegno di modificare la norma presente nella legge di Bilancio: "Quella norma va cambiata nel primo provvedimento utile. Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato e ne è venuta fuori una norma che punisce coloro che hanno sempre aiutato i più deboli".

Poi il vicepremier spiega come verrà rivista la norma: "Non possiamo intervenire nella Legge di Bilancio perchè si andrebbe in esercizio provvisorio. Ma prendo l’impegno di modificarla nel primo provvedimento utile. Inoltre, abbiamo sentito la comunità dei Frati di Assisi, che ringraziamo per il loro instancabile impegno, e li incontreremo quanto prima". Proprio questa mattina il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti aveva attaccato l'esecutivo per questa scelta: "Il raddoppio dell’Ires non è un dono, ma una provocazione. Il nostro Paese sta vivendo un momento difficile, ma non mi sarei aspettato di vedere colpito il volontariato e tutto ciò che rappresenta: si tratta di migliaia di istituzioni senza fini di lucro, che coprono uno spettro enorme di bisogni ed esigenze, da quelle ambientali a quelle sanitarie, da quelle di supporto alla coesione sociale e di contrasto alla povertà a quelle ricreative, culturali ed educative", ha affermato in un'intervista a Repubblica. Adesso la retromarcia di Di Maio. Ora bisognerà attendere le prossime mosse del governo per capire in che modo verrà annullato questo provvedimento. Intanto il premier Conte ha assicurato che l'esecutivo interverrà sulla norma già da gennaio.

Su questo tema è intervenuto anche Salvini: "Dopo aver incontrato e ascoltato tanti presidenti ed associazioni, garantisco l'impegno del governo ad intervenire per aiutare le tante associazioni di volontariato che utilizzano solo a scopi sociali i loro fondi, ci sarà invece massimo rigore con i 'furbetti' che fanno altro".

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