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Islam contro islam Ecco la prova che è una fede piena di violenza

Il barbaro rogo del pilota giordano punito col taglione. E i musulmani si uccidono soprattutto tra loro. Sostieni il reportage

Islam contro islam Ecco la prova che è una fede piena di violenza

Siamo rimasti tutti comprensibilmente scioccati dalla scena straziante del pilota giordano musulmano arso vivo in una gabbia da terroristi anch'essi musulmani, votati al «martirio» nella «guerra santa» contro i nuovi «crociati». Ma fa riflettere l'immediata vendetta della Giordania, Stato islamico il cui re rivendica un alone di santità in quanto erede della famiglia hashemita della Mecca di cui era originario Maometto, che ha giustiziato tramite impiccagione due terroristi musulmani. Così come sconvolge la fatwa , sentenza sharaitica emessa dal Grande imam dell'Università islamica di Al Azhar, lo sheikh Ahmed al-Tayeb, il «Papa» del «Vaticano» dell'islam maggioritario sunnita, che ha condannato «questo vile atto terrorista, che merita la punizione prevista nel Corano per quegli aggressori corrotti che combattono Dio e il suo profeta: la morte, la crocifissione o l'amputazione delle loro mani e piedi».

Ebbene, questi musulmani che uccidono e legittimano l'uccisione di altri musulmani, lo fanno nel nome dello stesso islam, ottemperando alla medesima prescrizione di Allah sancita nel Corano. La fatwa del Grande imam applica il versetto 33 della Sura 5 del Corano, additata anche dai terroristi islamici per legittimare le loro atrocità, che recita: «La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l'ignominia che li toccherà in questa vita; nell'altra vita avranno castigo immenso». Così come la vendetta, sia quella che secondo i terroristi islamici è stata inflitta al pilota giordano dopo che i civili musulmani sarebbero stati arsi vivi dai bombardamenti aerei dei «crociati», sia quella del governo giordano, s'ispira alla legge del contrappasso o del taglione contemplata dal Corano laddove recita: «O voi che credete, riguardo agli uccisi vi è stata prescritta la vendetta del sangue: libero per libero, schiavo per schiavo, donna per donna» (II, 178).

Ciò che emerge dalla valutazione della realtà storica complessiva è che l'islam è una religione fisiologicamente violenta e storicamente conflittuale. Se oggi gran parte delle vittime del terrorismo islamico sono gli stessi musulmani, sin dai suoi esordi l'islam è stato una lunga scia di sangue. Pensate che ben tre dei primi quattro successori di Maometto, i cosiddetti «califfi ben guidati», furono assassinati (Omar ibn al-Khattab, Uthman ibn Affan e Ali ibn Abi Talib) e due di loro (Omar e Ali) furono assassinati mentre pregavano in moschea. Ugualmente il passaggio di potere da un califfato all'altro avvenne tramite le armi e lo spargimento del sangue, musulmani contro musulmani. Quando Abu Al Abbas as-Saffah, letteralmente il sanguinario, fondò la dinastia abbaside, fece strage dei reggenti omayyadi e, in un eccesso di odio, profanò le tombe dei califfi omayyadi, le cui spoglie furono esumate e flagellate. Attorno all'anno Mille c'erano ben tre califfi che si contendevano il potere quali successori di Maometto: il califfo abbaside Al Qahir a Bagdad, il califfo omayyade Abd ar-Rahman III a Cordova, il califfo fatimide Al Mu'izz al Cairo.

Ancora oggi gli estremisti islamici sunniti condannano per eresia gli sciiti, che rappresentano circa il 10 per cento dei musulmani, e ne legittimano pertanto l'uccisione indiscriminata. La morte violenta nel 661 di Ali, cugino e genero di Maometto, originò lo scisma sciita che attribuisce ai soli familiari di Maometto il diritto a succedergli.

Questa guerra intestina tra i musulmani s'ispira e viene legittimata da parte di tutti i carnefici e i giustizieri nel nome dell'islam. Solo l'ignoranza del Corano, di Maometto e della storia islamica può portare a dire che l'islam non c'entra. È proprio l'islam la radice del male. Leggiamolo il Corano. E svegliamoci!

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