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Gli italiani stufi: basta liti, ora governate

Il 53% chiede un armistizio mentre 4 su dieci vogliono la fine dell'esecutivo

Gli italiani stufi: basta liti, ora governate

Tempo quasi scaduto: gli italiani puniscono Lega e Cinque stelle. Il conflitto, senza tregua, tra le due forze di maggioranza non paga: i sondaggi cominciano a registrare un calo del Carroccio. Mentre la strategia grillina regge ancora. Dal caso Siri alle celebrazioni del 25 aprile: lo scontro continuo nell'esecutivo, imposto forse dalla scadenza delle elezioni europee, sembra aver stufato il popolo. Gli italiani chiedono stabilità e fatti. Ma da Lega e M5s ricevono zuffe e polemiche.

A certificare la fine, ormai vicina, della luna di miele tra i gialloverdi e cittadini, è un sondaggio Emg Acqua presentato ieri al programma Agorà, condotto da Serena Bortone su Raitre: per la maggior parte degli italiani, il 53% Lega e Cinque stelle dovrebbero smettere di litigare e governare fino alla fine della legislatura. Per il 43% invece dovrebbero separarsi subito perché «non si può andare avanti così». La maggioranza del Paese è stufa di assistere allo spettacolo di una maggioranza che si azzanna su tutto. Il messaggio che arriva dai sondaggi è abbastanza chiaro. E pare sia stato recepito dal leader della Lega Matteo Salvini, che non a caso ha dato ordine a parlamentari e ministri di non rispondere alle provocazioni grilline. Lo scontro penalizza di più la parte leghista del governo: insofferenza che un altro sondaggio, pubblicato da Agorà, cristallizza nella flessione del partito del ministro dell'Interno: il 31,3% degli intervistati ha risposto che se si votasse oggi voterebbe per il partito guidato da Salvini (in leggero calo dello 0,8% rispetto alla settimana scorsa), il 23,1% ha risposto che voterebbe per i Cinque stelle, percentuale in crescita dello 0,5% rispetto alla rilevazione di una settimana fa. Il Pd otterrebbe il 22,6% delle preferenze. Lo stallo nell'esecutivo premia i due partiti di centrodestra che oggi siedono all'opposizione: risale Forza Italia che si attesta al 10,2%. In crescita anche il partito di Giorgia Meloni che supera la soglia del 5, arrivando al 5,4%.

Nel campo dell'estrema sinistra Più Europa arriverebbe al 3%, La Sinistra al 2,8%. I numeri spingono a due riflessioni: la Lega, identificata dagli italiani come una forza responsabile e di governo, paga il prezzo più alto in termini di consenso della guerra con gli alleati; la seconda, i Cinque stelle non sfondano più di tanto. A Salvini fino a quando conviene resistere agli attacchi del Movimento? E anche la mossa del ministro dell'Interno di non partecipare alla festa della Liberazione, per marcare una distanza dall'altro vicepremier Luigi Di Maio, non è stata apprezzata dagli italiani: per il 63% degli italiani Salvini ha sbagliato a non partecipare a nessuna commemorazione. Al 21% degli intervistati non interessa questa scelta del vicepremier, mentre per il 13% fa bene.

La strada del muro contro muro, della polemica contro polemica, non porta frutti in casa leghista. Dunque, meglio cambiare strada.

E in fretta.

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