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Ius soli, il pressing di Renzi: "Bisogna porre la fiducia"

L'ex premier accelera sul fronte della cittadinanza: "Io l'ho messa sui diritti civili, quindi sono favorevole a metterla"

Ius soli, il pressing di Renzi: "Bisogna porre la fiducia"

Matteo Renzi torna in pressing sullo ius soli. L'ex premier di fatto propone di usare lo strumento della fiducia per mettere al sicuro il provvedimento. Durante un intervento a bordo del treno Pd ha rilanciato il tema della cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia: "L'ostruzionismo sulle leggi sensibili si vince solo con la fiducia. Io l'ho messa sui diritti civili, quindi sono favorevole a metterla. Ma la scelta è del presidente del Consiglio e noi appoggeremo qualunque sua scelta". Di fatto proprio il tema dello ius soli è al centro anche delle trattative in questi giorni tra il Pd e la sinistra dei bersaniani. Infatti lo ius soli è uno dei punti che viene richiesto da Mdp per aprire un dialogo che porti ad un'alleanza allargata nel centrosinistra in vista del voto del 2018. Una sorta di "merce di scambio elettorale" come l'ha anche definita il senatore azzurro Maurizio Gasparri: "È una vergogna che il Pd usi una proposta di legge, di cui non c'è affatto bisogno, come merce di scambio per fare intese a sinistra. La cittadinanza regalata agli immigrati è un prezzo troppo alto che Renzi vuol far pagare agli italiani per assicurarsi qualche alleanza elettorale. Sono degli irresponsabili che abbiamo il dovere di battere in Parlamento e nel Paese perché cercano di approvare leggi demagogiche e sbagliate solo in vista del voto - prosegue - Ma in questo modo si stanno solo scavando la fossa politica".

Intanto dal Pd prosegue il pressing perché lo ius soli venga approvato prima della fine della legislatura. Ed è questo il messaggio che viene dato anche dalla dem Maria Spilabotte che afferma: " Il centrodestra continua a dire che i cittadini non vogliono lo ius soli, ma sono proprio certi di questa affermazione? Io credo invece che molti italiani che vivono accanto a cittadini 'stranieri' che parlano la loro lingua, hanno frequentato le stesse scuole, mangiano le stesse cose, amano lo stesso paese, sarebbero felici di sapere che quelle persone hanno gli stessi diritti e doveri degli altri. Credo che molti italiani abbiano il desiderio di vivere in un paese più giusto e più equo, senza innalzare muri laddove sono già stati abbattuti nei fatti. Per questo andiamo avanti con lo ius soli e cerchiamo di arrivare a un punto definitivo entro la fine della legislatura, altrimenti questa lotta sacrosanta finirà nel cestino della spazzatura".

Insomma adesso toccherà a Gentiloni studiare la sua prossima mossa.

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