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L'"avvocato del popolo" già commissariato dalla corte dei grillini

Casalino pronto a seguire Conte al governo. Casaleggio continua a potenziare la sua rete

L'"avvocato del popolo" già commissariato dalla corte dei grillini

Un Conte commissariato. Il giovedì delle consultazioni del premier incaricato comincia terremotando i vertici della comunicazione del Movimento Cinque Stelle. Un retroscena della Stampa svela che Rocco Casalino, dominus degli spin doctor pentastellati, starebbe per traslocare armi e bagagli direttamente negli uffici di Palazzo Chigi. Al fianco di Giuseppe Conte, l'«avvocato del popolo italiano», sempre più tratteggiato come premier politico. Di marca grillina. Luigi Di Maio, nonostante il braccio di ferro su Paolo Savona e le polemiche sull'ex gieffino nello staff del presidente del Consiglio, ostenta sicurezza e sorrisi. Dopo mesi di accelerazioni e retromarce improvvise. Il capo politico, arrivando a Montecitorio di buon mattino, scandisce i passi politici del futuro premier. «Iniziamo dai più deboli - ha spiegato ai cronisti -, tagliati fuori da tutte le politiche pubbliche di questo Paese, e da quelli che fanno impresa e non riescono ad arrivare a fine mese». Sempre un colpo al cerchio e uno alla botte: «E da tutti quelli i cui diritti sociali sono stati distrutti dalla sinistra in questi anni». Poi l'avvertimento sulle maglie fiscali: «Condono è una cosa, pace fiscale è un'altra». Tutto come a segnare i confini dell'esecutivo che sarà. Puntando sempre all'obiettivo perseguito dagli sherpa grillini fin dall'inizio del lungo stallo politico: «Far valere i nostri 11 milioni di voti». Una teoria ripetuta anche nei conciliaboli di questi giorni: «Noi valiamo il 33% dei voti, la Lega il 17%». Perché «il centrodestra non esiste».

In questo schema rientra il «cordone di protezione» che il Movimento sta costruendo intorno a Giuseppe Conte. A partire dalla difesa d'ufficio a suon di post a raffica sul Blog nelle ore difficili delle accuse sul curriculum «truccato». Tutto seguito dall'attacco violento di Alessandro Di Battista, volto a mettere pressione al Colle prima del conferimento del pre incarico al discusso professore dell'Università di Firenze, e culminato nella preparazione del primo discorso politico del (quasi) premier da parte dello staff grillino al completo. Rocco Casalino in testa. Così la poca preponderanza dei temi leghisti nelle dichiarazioni di Conte «è già un successo» della macchina organizzativa dei Cinque Stelle.

Oltre alle tattiche della palude romana, il Movimento Cinque Stelle ricomincia la sua «marcia verso Nord» annunciata negli scorsi mesi al Giornale da una fonte molto vicina ai vertici stellati. Domenica molti big grillini si vedranno di nuovo a Ivrea, città cara a Davide Casaleggio e al defunto guru Gianroberto, per un'altra tappa degli Open Day Rousseau. Nella città piemontese si andrà al voto per le amministrative il 10 giugno prossimo e il M5s corre con Massimo Luigi Fresc. All'appuntamento, a metà tra kermesse di Rousseau ed evento elettorale, ci saranno Paola Taverna, Nicola Morra, Danilo Toninelli e Manlio Di Stefano. Interverrà anche Davide Casaleggio per presentare una novità di Rousseau.

Una fonte vicina all'imprenditore parla di «uno strumento per incrementare la partecipazione dei cittadini alla vita del Movimento». Forse una novità sulla certificazione.

Di sicuro un nuovo «tasto» della piattaforma di cui, a quanto pare, si parlava da un po' di tempo.

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