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Il laboratorio Forza Italia: due eventi per trovare l'unità

Dopo la Leopolda verde di Parma gli azzurri pensano a un tavolo a Milano o in Liguria per il 23 e 24 luglio

Il laboratorio Forza Italia: due eventi per trovare l'unità

L a «Leopolda verde» della Lega, organizzata a Parma da Matteo Salvini, ha rilanciato l'imperativo dell'unità per il centrodestra. Ma quello voluto dal segretario leghista non rimarrà un esperimento isolato e non sarà l'unico cantiere aperto dopo le amministrative.

Con Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele per i postumi dell'operazione al cuore (scalpitante e desideroso di uscire prima del termine fissato, secondo quanto filtra dal partito) nessuno vuole farsi carico di eccessivi protagonismi che potrebbero essere scambiati per autocandidature. La mossa fatta dalla Lega, però, impone di dare un seguito e una continuità a un format che deve portare il centrodestra a raccogliere le forze e costruire una proposta seria da presentare agli italiani. Per questo dentro Forza Italia esistono diverse ipotesi di lavoro su cui si sta ragionando. La prima prevede un altro appuntamento unitario da organizzare a Genova, ovvero nel capoluogo dell'unica Regione guidata da un governatore di Forza Italia. Giovanni Toti e Renato Brunetta hanno ipotizzato una data: quella del 23 e 24 luglio, ma al momento si tratta di una semplice idea. Un'altra corrente di pensiero ritiene opportuno mettere in campo la manifestazione targata Forza Italia a Milano, città-simbolo di una avventura unitaria del centrodestra, coinvolgendo oltre alla Lega, Fratelli d'Italia, i fittiani e il gruppo di Gaetano Quagliariello, il Nuovo Centrodestra e Stefano Parisi così da allargare il più possibile il campo. È possibile, poi, che un'altra tappa di questi laboratori unitari possa prendere forma in Calabria dove già questo venerdì si terrà un appuntamento politico - «Ripartire col centrodestra per un'Italia migliore» a Vibo Valentia - voluto e organizzato dal consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, al quale prenderanno parte Toti, Mara Carfagna, Altero Matteoli, Jole Santelli, Roberto Occhiuto, Antonio Caridi e il vice coordinatore regionale Wanda Ferro.

L'obiettivo del centrodestra è intercettare l'onda lunga del malcontento verso Matteo Renzi e sfruttare al meglio l'opportunità offerta dal referendum costituzionale per proporsi come vera coalizione di governo. L'importante, spiegano sia da Forza Italia sia dalla Lega (dove Armando Siri sta sviluppando il lavoro sul programma economico), è presentarsi agli italiani con alcune idee-traino che rendano immediatamente riconoscibile l'offerta politica della coalizione. Inevitabile, quindi, puntare sul fisco, su una riforma tributaria basata sulla flat-tax, su un taglio di quei 461 euro a testa che i cittadini italiani pagano più della media europea, ma anche su una riduzione di un terzo della bolletta energetica nazionale attraverso un nuovo modello di distribuzione. Insomma una sfida su progetti e idee concrete così da rendere la coalizione appetibile per i tanti italiani che ormai votano in maniera liquida, liberi da senso di appartenenza e tifoserie.

Forza Italia, poi, per affrontare al meglio la disfida referendaria dovrà rivedere la squadra di comando, secondo le indicazioni di Silvio Berlusconi, ma anche occuparsi di spegnere i vari piccoli e grandi focolai che si stanno accendendo sul territorio, dal Piemonte all'Emilia Romagna. Così come dovrà rinsaldare l'unità all'interno dei gruppi parlamentari dove ancora si registrano fibrillazioni.

La coesione delle «squadre» di Camera e Senato sarà fondamentale per lo sprint finale verso il grande appuntamento di ottobre.

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