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"L'accoglienza non piace E anche chi vota a sinistra non vuole porte aperte"

Foto di archivio
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Milano Non c'è verso. La sinistra proprio non lo vuole capire che dello ius soli agli italiani non gliene importa un fico secco. Non solo non importa ai quei brutti e cattivi degli elettori i centrodestra, i soliti fascistoni e razzisti, ma da qualche tempo, forse proprio perché nauseati dalla solita tiritera, non frega più nulla nemmeno a quelli di centrosinistra.

E questo non detto da noi, ma da uno che di numeri e percentuali dovrebbe intendersene, visto che fa il sondaggista da cinquant'anni, ovvero Renato Mannheimer. «C'è una contrarierà crescente allo ius soli - spiega il professore - una crescita di ostilità e di scetticismo verso l'accoglienza degli immigrati che, diversamente da qualche anno fa, caratterizza i cittadini: solo un italiano su quattro è d'accordo con l'idea di accoglierli tutti e una percentuale maggiore (33%) afferma che bisogna respingerli tutti. La maggioranza relativa (39%) è su una posizione intermedia, che propone di accettare solo una parte degli immigrati».

Secondo l'esperto sono in particolare i più giovani, sotto i 24 anni, i più critici nei confronti dello ius soli e soprattutto se residenti nelle regioni del nord-ovest. Appaiono maggiormente convinti dell'opportunità di legare la concessione della cittadinanza ai figli di immigrati alla permanenza regolare in Italia dei genitori, gli elettori del M5s (che sono, infatti, mediamente più giovani del resto dell'elettorato ed esprimono questo parere al 56%). Sul fronte opposto, tra i votanti di Forza Italia si registra una significativa accentuazione di chi è in assoluto contrario a riconoscere la nazionalità italiana ai figli degli immigrati (è su questa posizione il 23%, a fronte del 15% del campione nel suo insieme), mentre tra gli elettori Pd emerge un maggior favore relativo all'applicazione automatica e senza condizioni dello ius soli. «Anche se questa percentuale sta lentamente diminuendo - commenta Mannheimer - Una quota interessante di elettori del Pd che era favorevole allo ius soli oggi non lo è più. Quindi è inutile che si affrettino nel far passare la legge prima delle elezioni al solo scopo di conservare il proprio elettorato. In questo momento lo ius soli non è al centro degli interessi e delle preoccupazioni degli italiani, anche di quelli di centrosinistra, molto più angosciati per la mancanza di lavoro e per la loro sicurezza. Lo ius soli viene collegato agli immigrati e gli immigrati alla mancanza di lavoro e all'aumento dei furti. È questa la percezione ed in parte è anche reale.

Gli immigrati commettono più reati rispetto agli italiani, dato di fatto».

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