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"L'addio al Front National è un omicidio politico Marine Le Pen come Fini"

Il padre-fondatore del partito: "Mossa ridicola. E così rischia l'oblio come l'ex leader di An"

"L'addio al Front National è un omicidio politico Marine Le Pen come Fini"

Non dice mai «mia figlia». La chiama sempre Marine Le Pen. E delle ultime mosse di lei, la decisione di farlo fuori dal partito, sopprimendo la carica di «presidente onorario» e quella di cambiare nome al Front National da lui fondato, Jean-Marie Le Pen non usa mezzi termini, come nel suo stile: «È un assassinio politico a tutti gli effetti». Cambiare nome al Fn e ribattezzarlo «Rassemblement national» è un «omicidio politico».

Non crede di esagerare?

«No, il Front National è stato ucciso con premeditazione. O quantomeno c'è la volontà, non ancora realizzata, di farlo. È un gesto criminale, dal punto di vista politico, ovviamente».

Una svolta per puntare al governo?

«Tutto ciò è ridicolo. Non è il cambio di nome che favorisce l'accesso al potere. Il cambio di nome è la sconfessione di decenni di lotta politica contro la decadenza francese e al servizio della nazione».

Perché Marine lo ha fatto?

«Per ambizione».

Legittima. Non è normale che aspiri al potere?

«Che vuol dire? Tutti vogliono andare al potere. Ma non si arriva al potere cambiando il nome di un partito. Al contrario, è la fedeltà che conta, l'onore».

Marine ha abbandonato fedeltà e onore?

«Sì, lo ha fatto. Prova ne è che io, fondatore e dirigente per 40 anni, sono stato escluso dal partito per ragioni ridicole».

Il suo nome è ingombrante. Come quello del partito, che Marine ha definito un freno psicologico?

«Tutto questo è paradossale. Se qualcuno non vota per te, ha delle ragioni per farlo. Bisogna convincerli. Non lo si fa con un cambio di nome o liberandosi del padre fondatore».

Almeno il nuovo nome le piace? Sempre che possa utilizzarlo davvero, visto che pare che sia già stato depositato da qualcun altro.

«No, non mi piace. Lo utilizzavo io ai vecchi tempi. Era un appellativo elettorale per andare a elezioni sotto un'etichetta più larga di quella del proprio partito. Ma io non ho mai pensato di sostituirlo al Fron National».

Marine intende aprirsi ad alleanze. Lei che ne pensa?

«Ne abbiamo già fatte, possiamo farle, a condizione di restare noi stessi, ma non si fanno alleanze snaturandosi, se no non è più un'alleanza è una fusione»

Marine si è snaturata?

«Certo, è evidente, anche se il discorso che ha fatto è in linea con quello che dicevo io. Il fatto, poi, che abbia deciso di invitare Bannon, l'ex consigliere radicale di Trump...».

Non ha gradito la presenza di Bannon al Congresso del Fn?

«Non sono d'accordo sul fatto che a un Congresso nazionale si inviti uno straniero. Marine ha messo il suo Congresso sotto l'egida di uno straniero».

Qual è il suo giudizio su Trump?

«Non è sottomesso al sistema, non viene dal sistema, è stato eletto contro il sistema. Ma non vorrei cimentarmi in un'analisi di politica estera».

Torniamo alla Francia. Marine ha ancora chance di diventare presidente?

«Non lo so, ma so che non avrà nessuna possibilità se continuerà sulla via del cambio di nome. Non vorrei che seguisse il destino di Gianfranco Fini».

Rischia di sparire come l'ex leader di An?

«Assolutamente sì».

E Macron? Perché gli elettori hanno preferito lui?

«Lo chieda a loro. Macron è un uomo del sistema. È stato funzionario, poi ministro socialista. Cos'altro serve dire di più?»

Come può vincere il Fn? Né lei né Marine ci siete riusciti.

«Né molti altri. In effetti non ci siamo riusciti finora. E intanto assistiamo al peggio. Un Paese come il vostro, per esempio, continua a scivolare verso l'orrore».

Quale orrore vede in Italia?

«L'ondata migratoria massiccia che vi renderà minoranza nel vostro stesso Paese».

Questi temi hanno lanciato la volata alla Lega Nord. Salvini arriverà al governo?

«Anche se ce la farà, temo purtroppo che la situazione sia già compromessa. L'Italia, con 1,3 bambini per donna, è in una situazione tragica dal punto di vista demografico. Questa denatalità drammatica, più l'onda spaventosa di immigrazione sono un mix esplosivo. E voi siete in prima linea geograficamente. In più le vostre navi vanno sulle coste libiche a cercare migranti per portarli in Sicilia...».

C'è qualcosa di cui si pente? Le sue dichiarazioni sulle camere a gas?

«Lasci perdere. Chiudiamola qui. In Francia non è permesso.

La libertà si ferma qui».

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