Politica

L'annuncio choc di Alfano: ne arrivano altri ventimila

Sono già più di 95mila gli immigrati ospitati nei centri di accoglienza Ma il ministro chiede ai prefetti nuove destinazioni. Meglio se al Nord

Il sistema dell'accoglienza è quasi saturo e il ministero dell'Interno corre ai ripari prima che collassi, visto il numero di migranti che continuano ad approdare sulle nostre coste e ai tanti che si prevede stiano per arrivare. Servono nuovi posti per far fronte alle cifre record di profughi già accolti nei centri governativi e nelle strutture messe a disposizione da prefetture e enti locali e per questo il Viminale ha chiesto un ulteriore sforzo ai prefetti ai quali ha trasmesso una nuova circolare con l'invito a pianificare l'accoglienza sul territorio di altre 20mila persone. Dunque, mentre alla Commissione europea si studia il modo di alleggerire i paesi più interessati dall'emergenza nel Mediterraneo, l'Italia lavora addirittura d'anticipo in vista di nuovi sbarchi. «Noi - ha spiegato il ministro dell'Interno Angelino Alfano - abbiamo oggi nel sistema di accoglienza 95mila migranti. I 20mila di cui si sta parlando sono altri 20mila di cui si cerca la collocazione in riferimento al fatto che possono accadere nuovi sbarchi».

Gli immigrati verranno distribuiti equamente in base a parametri condivisi previsti dall'accordo dello scorso anno tra Stato e Regioni. Anche se il numero degli alloggi che ogni regione dovrà reperire si conoscerà soltanto tra qualche giorno. E anche i governatori di quelle regioni del nord che si oppongono all'accoglienza, sottolinea Alfano, dovranno fare la loro parte. Il ministro, insomma, auspica un equilibrato ricollocamento degli immigrati tra tutte le regioni. «La nostra idea - spiega - è quella di distribuire i migranti equamente in tutta Italia. Puntiamo ad un'accoglienza diffusa che sia capace di beneficiare del fatto che nel nostro Paese ci sono ottomila comuni e ottomila campanili. Coloro i quali scappano da guerre e persecuzioni li accogliamo e li ridistribuiamo pro quota in Europa, quelli invece che non scappano da guerre e persecuzioni li dobbiamo rimpatriare e il sistema dei rimpatri deve essere europeo». Certamente verrà richiesto uno sforzo ulteriore ai funzionari del Dipartimento del prefetto Mario Morcone, che hanno già riempito tutte le sistemazioni in grado di garantire un'accoglienza dignitosa ai 95mila migranti arrivati e rimasti in Italia. Nei centri governativi, nelle strutture temporanee e negli Spar (Sistemi di accoglienza per richiedenti asilo) c'è il tutto esaurito. Ma i viaggi della speranza non si fermano, dalle coste del nord Africa continuano a partire barconi pieni di disperati. E il Viminale non si vuole far trovare impreparato. Ora le prefetture dovranno attivarsi per reperire altri alloggi, anche negli alberghi, nei campeggi e nei residence che a stagione balneare ormai conclusa potrebbero garantirsi un ulteriore guadagno mettendo a dispozione dei posti letto. Si è anche presa in considerazione l'eventualità di utilizzare vecchie caserme, aree industriali in disuso e perfino di ex penitenziari.

Un altro dato impressionante di questo esodo di massa lo ha fornito ieri il pm palermitano Calogero Ferrara. Il magistrato che indaga sugli scafisti ha detto che ci sarebbero circa un milione e mezzo di profughi, in gran parte siriani in fuga dalla guerra, in territorio libanese in attesa di poter raggiungere l'Europa atraverso i Balcani.

E l'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, ha calcolato che nel 2016 potrebbero arrivare a 850mila le richieste d'asilo in Europa fatte negli ultimi due anni da persone in fuga attraverso il Mediterraneo.

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