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L'annuncio ufficiale di Tosi: "Mi candido da uomo libero"

Tosi ufficializza la propria candidatura alla presidenza della Regione Veneto: "Corriamo per arrivare primi". E lancia il nuovo progetto politico

L'annuncio ufficiale di Tosi: "Mi candido da uomo libero"

Adesso è ufficiale: Flavio Tosi correrà per la presidenza della Regione Veneto. Nel corso della convention della fondazione "Ricostruiamo il Paese", alla Fiera di Verona, il sindaco di Verona lancia la sfida a Luca Zaia e lancia il suo progetto politico: "Sono qui per candidarmi a governatore della Regione Veneto".

Tutto in un giorno. Un "sabato leghista" che svela ambizioni e progetti degli uomini del Carroccio in Veneto. Il Tosi-day a Verona, il nuovo tour di Salvini con il governatore Zaia e la prima riunione del consiglio nazionale della Liga Veneta presieduto dal commissario Gianpaolo Dozzo dopo l’azzeramento della segreteria tosiana. Tutto in meno di 12 ore. Perché mentre Salvini è impegnato in due appuntamenti, il primo nel padovano, il secondo a Vicenza, a sostegno del governatore in carica, Tosi annuncia ai fedelissimi la discesa in campo. Davanti a una platea di oltre un migliaio di sostenitori all'auditorium della Fiera, il sindaco scaligero parla dei valori della Lega Nord. Ma deve interrompersi per un istante per la commozione perché, dice, "dopo 25 anni sono pagine difficili da chiudere... Però è anche vero che le cose nella Lega sono cambiate - sottolinea - non c’e più la Lega di Miglio o quella del vero Bossi". L'ormai ex leghista saluta, quindi, "tutti gli amici leghisti spiegando che quando uno crede in quegli ideali, e dopo venticinque anni passati in Lega, continua a credere in quegli ideali. Io sono rimasto in Lega sempre: oggi Verona è la più grande città governata dal centrodestra". Infine non manca di ringraziare tutti "per il calore e la presenza. Qui non ci sono le truppe di Flavio Tosi, i colonnelli e i gerarchi, ma ci sono tanti amici".

Nelle stesse ore, nella isolata sede a Noventa Padovana della Liga Veneta, il commissario Dozzo prende possesso degli uffici guidando il suo primo direttivo con i leghisti veneti, per parlare di amministrative e regionali. Un duello a distanza, insomma. Un derby tra Verona e Padova in cui Tosi svela le proprie carte e il ticket avversario Salvini-Zaia prenderà le contromosse. Il sindaco di Verone promette di "correre per vincere" e lamenta che "nemmeno Renzi avrebbe trattato in questo modo la minoranza" piddì. Alla Fiera di Verona spunta addirittura uno striscione "Tosi premier". Il sindaco, sotto sotto, ci spera. Intanto deve ancora svelare con chi si alleerà. Si parla di Carlo Passera e del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano.

Ma non c'è ancora nulla di certo - commenta Salvini -se si prende i complimenti di Fini e Alfano si goda Fini e Alfano".

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