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L'anti-manovra di Berlusconi rimette in gioco la flat tax

Settimana di mobilitazione contro la legge di bilancio. L'allarme di Tajani: "Così pagheranno i risparmiatori"

L'anti-manovra di Berlusconi rimette in gioco la flat tax

Forza Italia era convinta che i nodi del governo Conte sarebbero venuti al pettine con la manovra economica. E ora che questo sta succedendo, le difficoltà si accrescono per le polemiche sul voltafaccia grillino sul gasdotto in Puglia, su Ilva, Tav, tagli all'editoria.

Un momento che gli azzurri vogliono sfruttare per far valere le loro ragioni. Silvio Berlusconi oggi ad Arcore definirà il piano di battaglia anti-manovra, che insisterà sul reddito di cittadinanza e sull'assenza di una vera Flat tax. Domani il leader sarà a Roma, per definire in un vertice con i suoi a Palazzo Grazioli le controproposte economiche e organizzare la settimana di mobilitazione contro la legge di bilancio. Il Cavaliere poi incontrerà con Sestino Giacomoni i coordinatori regionali, per ascoltare i report sulle realtà locali e preparare l'operazione tesseramento, la stagione di congressi e riorganizzazione del partito.

Il vicepresidente di Fi, Antonio Tajani, in un'intervista al Sole, torna ad attaccare l'esecutivo gialloverde. «Troppi errori del governo, ora pagano gli italiani». Per lui, è «un grande errore, da politica chavista, attaccare le banche come fossero il nemico numero uno del popolo». M5s e Lega hanno la «responsabilità gravissima di sottovalutare l'importanza dello spread, che ha fatto precipitare i titoli bancari in Borsa, con effetti disastrosi che hanno messo in difficoltà tutti i principali istituti». Se i due partiti di governo alla fine «corrono ai ripari, ben venga, ma con l'intervento dello Stato, in un modo e nell'altro, a pagare sono sempre i risparmiatori italiani».

Dopo il via libera al gasdotto il vicepresidente dei deputati di Fi Simone Baldelli chiede che il governo venga in Parlamento a chiarire e il neo-commissario azzurro in Puglia Mauro D'Attis sottolinea che «il M5S ha bombardato i cittadini di bugie», mentre in Salento i manifestanti chiedono le dimissioni della ministra per il Sud Barbara Lezzi. «Il voltafaccia M5s sul Tap è l'ultima delle prese in giro del movimento di Grillo e Casaleggio agli elettori. Le loro promesse sono come neve al sole», commenta Lucio Malan, vicario del gruppo in Senato.

Sul fronte del decreto sicurezza, il senatore Maurizio Gasparri annuncia che oggi in Commissione Affari Costituzionali, Fi proporrà emendamenti per stanziare almeno un miliardo per le assunzioni nelle forze di polizia.

Quanto alle polemiche interne, soprattutto di Giovanni Toti, Berlusconi sarebbe molto seccato per le quotidiane critiche del governatore ligure. Non c'è però seria preoccupazione perché Toti non avrebbe seguito, salvo qualche parlamentare poco noto, né una sponda reale nella Lega. Ma pesa, in particolare, la bocciatura del sostegno promesso da Fi a Manfred Weber, il più accreditato candidato del Ppe per il vertice della Commissione Ue. «È falso dire che sia espressione dell'Europa della Merkel - spiega un eurodeputato-, è di un altro partito e con la Cancelliera ha da poco polemizzato sui migranti.

E poi lo sa Toti che anche il sovranista ungherese Orban ha promesso il suo voto a Weber?».

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