Politica

"Largo ai giovani" a cena coi vecchi

Povera sinistra piuttosto che dopo aver abbandonato Marx ora vorrebbe parlare di poveri e fame aggrappata a un ex presidente a tre stelle Michelin

"Largo ai giovani" a cena coi vecchi

Certo, con quel portamento innegabilmente elegante e l'eloquio forbito, quel sorriso e lo sguardo che sfonda il video e forse anche la diffidenza verso la politica, il presidente Barack Obama può davvero dire tutto quello che vuole. Perfino che «saranno i giovani a battere i populismi». E può dirlo perfino dal capotavola della sala di Palazzo Clerici dominata dal meraviglioso affresco di Giambattista Tiepolo per la cena organizzata dalla Fondazione Obama all'Ispi e a cui partecipano oltre all'ex premier Matteo Renzi, il suo predecessore Mario Monti (74 anni), il manager di lunghissimo corso Marco Tronchetti Provera (69 anni), il presidente Ispi Giampiero Massolo (62 anni), il vice Carlo Secchi (73 anni), il reduce Alitalia Luca di Montezemolo (69 anni), l'economista ed ex ministro Paolo Baratta (77 anni), l'imprenditore Diego Della valle (63 anni). Ecco, come a dire che non era certo gente di primo pelo. E nemmeno che possa in qualche modo non sentirsi responsabile della terribile crisi in cui si dibatte questa povera Italia.

Forse mister Obama non li conosceva tutti, ma dopo averli salutati per l'aperitivo magari la tirata sui giovani che dovranno salvare la terra dai populisti poteva anche risparmiarsela. Anche perché una buona fetta di mondo a un populista come lui considera Donald Trump, l'hanno consegnata i suoi otto disastrosi anni di governo.

Ma si sa, viviamo in tempi di società liquida e di pensieri se non forti almeno coerenti si fatica a trovar traccia. E così la sera prima di concionare in Fiera di carestie e fame nel mondo a una platea disposta a pagarlo 850 euro a poltrona, la tavola è apparecchiata dai fratelli Cerea del ristorante tre stelle Michelin «Da Vittorio» a Brusaporto (menù degustazione da 180 euro a salire). Lecca lecca al parmigiano, Gnocchetti di ricotta con fontina, barba dei frati e tartufo nero Norcia, Spallina di vitello al Porto bianco e Tiramisù moderno. Vini italiani, per un conto finale con cui si sarebbe sfamata qualche decina di villaggi in Africa. Conta l'immagine e su quella Obama di rivali ne ha pochi.

Povera sinistra piuttosto che dopo aver abbandonato Marx ora vorrebbe parlare di poveri e fame aggrappata a un ex presidente a tre stelle Michelin.

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