"Via l'art.18 per neoassunti". Sindacati pronti allo sciopero
17 Settembre 2014 - 18:32La proposta del governo: contratto a tutele crescenti per sbloccare il nodo disoccupazione
Nessuno tocchi l'articolo 18. Il governo Renzi ha depositato questa mattina in commissione al Senato un emendamento che prevede un contratto a tempo indeterminato "a tutele crescenti in relazione dell'anzianità di servizio". In pratica la norma che limita i licenziamenti non varrà per i neo assunti. Un'ipotesi che non piace ai sindacati, pronti a scendere in piazza in difesa dei lavoratori.
"Non viene abolito l’articolo 18", ribadisce Maurizio Sacconi, spiegando che la norma resta valida per le assunzioni precedenti all’entrata in vigore del provvedimento e che le tutele, come l’obbligo al reintegro, restano comunque valide per i licenziamenti discriminatori, anche per i nuovi assunti. "Negli altri casi, come il licenziamento senza giusta causa, le tutele, come nel resto d’Europa, diventano monetarie. Il lavoratore sarà indennizzato in modo molto robusto", come "deterrente per i datori di lavoro".
Nell'emendamneto presentato dal governo, tra l'altro, è prevista anche la possibilità per l’azienda di demansionare un dipendente e una revisione dei controlli a distanza, al momento vietati dall’articolo 4 dello Statuto dei lavorarori, che dovrà tener conto "dell’evoluzione tecnologica" e contemperare "le esigenze produttive ed organizzative dell’impresa con la tutela della dignità e della riservatezza del lavoratore".
"Non escludo alcuna delle iniziative possibili", ribatte Susanna Camusso, a chi gli chiede se è in agenda uno sciopero unitario con le altre sigle sindacali, "Prima si discute poi si dicono quali sono le ipotesi. Faremo di tutto affinchè il confronto sia a breve". "Ho visto che la Cgil ha fatto qualche passo indietro dopo una fuga in avanti", ha risposto Raffaele Bonanni, "Ora possiamo discutere lavorare 538em;">insieme per far sentire la voce dei lavoratori soprattutto sulla vicenda del lavoro che manca perché nessuno si sta occupando di economia".
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